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Osimo, lettera anonima denuncia problematiche in canile

Un anonimo ha presentato un esposto correlato di alcune foto e inviato il tutto alla consigliera del Gruppo misto Maria Grazia Mariani che ha depositato subito un’interrogazione. Immediata la replica dei volontari dell'associazione "Amici animali"

cani gabbia

OSIMO – «Salvate i cani del canile di Osimo. Sono magri, feriti, non nutriti. In pochi mesi sono morti sette cani in sofferenza e mai curati. Chiudete quella prigione e salvate i cani». Un anonimo ha presentato un esposto correlato di alcune foto e inviato il tutto alla consigliera del Gruppo misto Maria Grazia Mariani che ha depositato subito un’interrogazione in merito. La missiva continua così: «La Asso percepisce dal Comune 50mila euro all’anno per gestire una decina di cani in quelle condizioni, quando portandoli al canile di Jesi ne pagherebbero al massimo settemila». La consigliera commenta: «Ricevuto l’esposto che denuncia una situazione di degrado e maltrattamento di animali al canile comunale gestito dalla Asso, non avendo contezza della reale situazione, ho prontamente provveduto a presentare interrogazione con risposta scritta al sindaco. Se fosse confermato quanto esposto ritengo che l’amministrazione comunale debba intervenire immediatamente».

I volontari dell’associazione “Amici animali” onlus che si prendono cura di quei cani rigettano l’accusa per tramite della presidente Manuela Pallotta: «La nostra associazione segue i cani di Osimo fin dalla sua nascita nel 2003 quando i cani erano oltre 120. Attualmente al canile comunale “Lilly e vagabondi” gestito dalla Asso, compartecipata del Comune, i cani sono nove, di cui sette del comune di Osimo, uno del comune di Agugliano e uno del comune di Folignano. Di questi nove cani, cinque hanno oltre dieci anni di età, sei sono entrati per impossibilità al mantenimento perché i loro padroni per un motivo o per un altro non li potevano più tenere. Questo per far comprendere che in 15 anni di attività costante e continua sul territorio, la nostra associazione è riuscita a debellare la triste piaga dell’abbandono e del randagismo nel nostro territorio comunale. Le accuse di maltrattamento con relative foto pervenute alla consigliera Mariani in forma anonima le rispediamo al mittente. Vanno provate con documenti certi, testimonianze scritte e controfirmate, referti veterinari, relazioni dei veterinari Asur , altrimenti sono semplici chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Siamo contrari alla chiusura del canile di Osimo, siamo contrari che i cani vengano trasferiti in strutture (Jesi o altrove), dove il numero di cani supera diverse centinaia, perché così perderemmo il controllo sul territorio e non potremmo dare un servizio alla comunità. Confidiamo che chiunque abbia scritto questa lettera anonima si manifesti e presenti in Procura le prove di maltrattamento che ha decantato in forma anonima, altrimenti eviti di sparlare a sproposito senza cognizione di causa, solo per gettare fango anche addosso a noi volontari che da 15 anni ci prendiamo cura dei cani del canile di Osimo e di molti altri canili marchigiani».