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Osimo, le Liste civiche criticano la pianificazione urbanistica

Il Gruppo all'opposizione, attacca l'Amministrazione dopo la riunione convocata dal sindaco Simone Pugnaloni con gli ordini professionali e le categorie: «Fare un nuovo prg come hanno promesso, è un errore»

OSIMO – È critico il gruppo delle Liste civiche all’opposizione a Osimo dopo la riunione convocata dal sindaco Simone Pugnaloni con gli ordini professionali e le categorie. Obiettivo della nuova amministrazione è dare il via a nuova era per la pianificazione urbanistica della città di Osimo nel rispetto del paesaggio, con un nuovo piano di mobilità e dei parcheggi e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. All’incontro, erano presenti l’assessore all’Urbanistica Annalisa Pagliarecci e circa 50 professionisti.

«Pur se animata da buoni intenti la riunione ha messo in luce le carenze accumulate in cinque anni di disinvolta gestione urbanistica della città – dicono i “civici” -, che ha visto un aumento del 27 per cento degli oneri di urbanizzazione, il venire meno della perequazione per chi costruiva in favore, una disorganizzazione degli uffici pur con cinque unità di personale in più e un clientelismo sempre più evidente nelle risposte che l’amministrazione a seconda del caso ha presentato».

Queste le proposte elaborate dal gruppo: «Serve subito diminuire del 50 per cento gli oneri di urbanizzazione, definire con la provincia la questione del prg, organizzare da subito lo sportello degli accessi agli atti, adottare la procedura di conformità degli atti dei tecnici privati e diminuire l’Imu e abbassare il valore delle aree edificabili. Fare un nuovo prg come hanno promesso, è un errore, serve solo a urbanizzare l’ultima parte del territorio ancora agricola (quella a nord ovest) e della zona di Monteragolo. I tecnici vanno tutelati poi nella loro dignità professionale e nel rispetto dovuto. Gli ordini professionali vanno ascoltati non chiamati a fare passerella. Le categorie produttive vanno accontentate nelle loro esigenze primarie, non messe a lato».