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Litiga con il vicino e gli lancia un ordigno nel giardino

Il 35enne è residente a Padiglione di Osimo. I Carabinieri hanno trovato nella sua casa un arsenale con materiale infiammabile ed attrezzi per confezionare i dispositivi. Per lui una denuncia in stato di libertà

Gli ordigni sequestrati

OSIMO – Tanta antipatia e rancore. Sono queste le cause che hanno spinto un ‘operaio 35enne a spaventare il vicino di casa gettando nel suo giardino un ordigno rudimentale infiammabile assemblato con materiali reperibili in commercio. L’uomo, residente a Padiglione di Osimo, era da tempo ai ferri corti con il dirimpettaio e il primo di aprile ha voluto dargli una lezione collocando l’esplosivo pronto ad esplodere davanti alla porta di casa.

Per evitare il peggio ed impedire la deflagrazione sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia osimana insieme agli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ancona. L’intervento dei militari sembrava aver messo fine alle liti tra i due inquilini ma martedì scorso gli uomini del Capitano Raffaele Conforti sono dovuti intervenire una seconda volta. Il 35enne infatti è caduto nuovamente in tentazione facendo esplodere di fronte all’abitazione del vicino alcuni petardi che hanno danneggiato la porta d’ingresso.

Questa volta i Carabinieri hanno voluto apprfondire, effettuando una perquisizione domiciliare a carico del giovane. Nella sua abitazione hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale che lascerebbe spazio a pochi dubbi sugli intenti ostili nei confronti del confinante. In casa, tra armadi e scaffali, c’erano infatti residui di fuochi pirotecnici, una boccetta di olio semisintetico per la miscela dei motori, un accendifuoco e del nastro isolante per il confezionamento di ordigni improvvisati infiammabili o esplodenti a basso potenziale.

Tutto il materiale è stato sequestrato mentre nei confronti dell’operaio è scattata la denuncia in stato di libertà per fabbricazione e detenzione di materie esplodenti. L’uomo è stato quindi condotto in caserma per ulteriori accertamenti dai quali sono emersi una serie di atti intimidatori con materiale esplosivo ai danni del vicino.

A sorprendere gli inquirenti sono stati soprattutto i futili motivi alla base dei numerosi gesti ostili perpretrati dal giovane, che, in base a quanto disposto dall’articolo 435 del codice penale rischierebbe anche la reclusione da 1 a 5 anni.