OSIMO – Prima si sono radunati davanti alla fontana e poi si sono presi per mano in silenzio in piazza Boccolino, come avevano annunciato, per protestare contro la chiusura del reparto di Pneumologia dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” i consiglieri e il gruppo delle Liste civiche osimane con i cittadini che hanno voluto partecipare alla manifestazione pacifica ieri sera, lunedì 19. «Non vogliamo ingigantire o polemizzare in alcun modo. Non contano né i numeri né la voce grossa, questo è un modo silenzioso per affrontare il vero problema: la chiusura dell’intero ospedale di Osimo», hanno detto i “civici” coordinati dal consigliere comunale Dino Latini. Presente anche la Lega e il Gruppo misto.
Il sindaco nega l’eventualità della chiusura del reparto e dell’ospedale intero, rimarcando che il trasferimento dei pazienti al nosocomio di Jesi è un provvedimento estivo, con tanto di interscambio di medici, e che dal 17 settembre tornerà tutto come prima.
I consiglieri comunali del Movimento 5 stelle ironizzano: «I posti letto deserti del reparto senza medici e i pazienti vengono lasciati per ore nelle barelle del pronto soccorso sono il segnale di un vero e proprio potenziamento. La realtà invece è ben altra: si sta ampliando il pronto soccorso esattamente perché i reparti chiudono. Dopo il primo intervento di emergenza i pazienti vi stazionano per tempi più o meno lunghi ma non potranno più usufruire a Osimo di reparti specializzati con personale medico e paramedico che permettano un percorso diagnostico e terapeutico per la risoluzione del problema a lungo termine».
Il consigliere del Gruppo Misto Maria Grazia Mariani aggiunge: «Sanità Marche: un fallimento. L’ospedale di Osimo rimasto con poco personale e scarsa strumentazione non ha più senso di esistere, è stato smontato pezzo dopo pezzo come un puzzle. Un’operazione iniziata due anni fa dal governatore Ceriscioli appoggiata dal Pd, senza una programmazione seria per la tutela della salute dei cittadini ma con l’unico obiettivo di quadrare i conti dei bilanci regionali. Il nuovo ospedale Inrca dovrebbe essere il nuovo ospedale osimano. Doveva essere già pronto invece i lavori devono iniziare. Nel frattempo chi si ammala è sballottato tra Jesi e Senigallia. Nessuna dignità per il malato. Preghiamo Dio ci dia la salute».