OSIMO – All’unanimità dei presenti al primo nuovo consiglio di amministrazione dell’istituto Campana per l’istruzione permanente di Osimo svoltosi ieri pomeriggio (3 maggio) è stata eletta nuovo Presidente del prestigioso ente culturale osimano la dottoressa Gilberta Giacchetti, designata dalla Regione Marche, dirigente medico presso la Clinica di Endocrinologia degli Ospedali riuniti di Ancona, già presidente della Asso e assessore al Comune di Osimo. Prima donna eletta Presidente nella storia dell’ente. Assente il solo dimissionario professor Pietro Alessandrini.
«Voglio lavorare di squadra con tutti i membri del cda nell’interesse dell’Istituto e della collettività e avviare fin da subito collaborazioni sinergiche con gli enti e gli istituti scolastici del territorio», ha dichiarato la Giacchetti.
«Una scelta di assoluta esperienza amministrativa e qualità che, con il rinnovato consiglio di amministrazione formato da esponenti tutti di alto profilo, saprà ben amministrare il più importante polo culturale della nostra città – commentano le Liste civiche a sostegno -. Al nuovo consiglio e alla nuova presidente i migliori rallegramenti delle Liste civiche di Osimo ed un caloroso in bocca al lupo. Al precedente del cda i più sentiti ringraziamenti per il loro servizio, in particolar modo al presidente uscente Matteo Biscarini».
Proprio Biscarini ringrazia: «L’unanimità sul voto della nuova Presidente, a cui vanno gli auguri di buon lavoro, rappresenta un importante segnale di volontà unitaria che permetterà di affrontare con slancio, capacità e competenza le sfide che la nuova compagine dovrà affrontare».
L’Ufficio scolastico regionale, come da regolamento, ha designato il professore dell’istituto superiore “Laeng Meucci” Marco Anselmi. La maggioranza consiliare invece ha proposto e fatto approvare i nomi di Francesco Pirani, 51 anni, jesino, ricercatore in Storia medievale all’Università di Macerata di cui è anche professore in Beni culturali e turismo al Dipartimento di Scienze della formazione, al contempo violinista della Form e socio da 20 anni dell’associazione osimana “A piene mani”, e quello di Pietro Alessandrini appunto, 77 anni osimano, già dipendente di Bankitalia, poi docente alla facoltà di Sociologia all’Università di Urbino e di Economia e commercio ad Ancona, attuale presidente dell’Accademia d’arte lirica di Osimo e fino all’anno scorso anche della Fondazione Giorgio Fuà. Il professore però si è dimesso poco dopo. La minoranza ha invece proposto Enrico Taliani De Marchio, 59 anni, nativo di Roma ma residente a Osimo, artigiano con esperienza nel campo del restauro e dell’antiquariato, ma anche conduttore di azienda agricola. Il cda dura in carica cinque anni.
Dal 2016 l’istituto ha avviato un piano programmatico di azioni di recupero, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio architettonico, storico artistico, bibliografico e documentale attraverso la promozione di attività di catalogazione, restauro, iniziative culturali e pubblicazioni. Sul fronte della gestione del patrimonio immobiliare, è ancora in piedi l’istanza presentata per l’indagine di vulnerabilità sismica del Palazzo che consentirà il consolidamento e il restauro dell’ala nord. Numerosi i progetti presentati in risposta a bandi di enti pubblici e privati (Regione Marche, Mibact, Fondazione Cariverona per citarne alcuni), tutti finanziati con cospicui contributi pari a oltre 150mila euro che hanno reso possibili interventi di grande rilevanza scientifica e didattica.
Sulle dimissioni di Alessandrini il sindaco Simone Pugnaloni aveva commentato: «Sentito ancora una volta il segretario comunale, l’amministrazione ribadisce la piena legittimità del voto sulla delibera di nomina dei rappresentanti del consiglio in seno al cda dell’Istituto Campana. La legge prevede in questo ambito l’incandidabilità di discendenti e ascendenti di amministratori comunali, dunque il nome di Pietro Alessandrini era pienamente legittimo e rispondente alla normativa vigente. Purtroppo, anche un profilo così alto come il suo, è stato vittima della politica di basso profilo che caratterizza il dibattito in città. Una figura di assoluto spessore quella del professore emerito Alessandrini, che avrebbe dato lustro all’Istituto Campana e che avrebbe sicuramente ottenuto l’appoggio dagli altri componenti del Cda per diventarne presidente. Il suo era il nome migliore che Osimo avrebbe potuto chiedere per un ruolo simile, sia per l’esperienza di economista che nel mondo culturale, come d’altronde sta dimostrando da presidente dell’Accademia d’arte lirica di Osimo che ha riportato in auge a livello nazionale e internazionale. Purtroppo l’agone politico che si è creato dopo i dubbi avanzati dalle minoranze in consiglio comunale lo hanno fatto desistere. A questo punto nella prossima seduta, prevista per metà maggio, il consiglio sarà chiamato a deliberare il secondo nome espresso dalla maggioranza per sostituire Alessandrini. Verranno presi in considerazione i candidati che si erano presentanti al bando dei mesi scorsi senza dover riavviare la procedura».