OSIMO – C’è una bella somma di denaro a disposizione del Comune di Osimo per il bene pubblico. Come illustrato dall’assessore al Bilancio Mauro Pellegrini, l’amministrazione ha nelle casse 163mila euro come avanzo libero e un milione e 558mila di avanzo vincolato da usare esclusivamente per gli investimenti.
«Queste somme si tradurranno in opere pubbliche ed investimenti, dando il via a tutte quelle attività che erano state interrotte durante i mesi di chiusura – dicono i consiglieri di maggioranza di Energia nuova -. Avevamo già anticipato del piano asfalti e il piano marciapiedi, oltre a questo si potrà chiudere il restyling del palazzo ex Eca e procedere con l’analisi della vulnerabilità del palazzo comunale. Non solo: in estate inizieranno alcuni lavori nelle scuole d’infanzia, primaria e media. Parliamo nello specifico della manutenzione straordinaria della scuola d’infanzia di Padiglione e della dotazione di un nuovo ascensore alla Caio Giulio Cesare. La Fornace Fagioli ha già un finanziamento per dotare di nuovi infissi lo stabile pari a 140mila euro.
Oltre al restyling delle due chiese di San Silvestro e San Filippo, importante annunciare anche le manutenzioni per i campetti ed impianti sportivi, con somme totali pari a 67mila euro destinate in primis a quello della Sacra Famiglia e Santo Stefano».
Per il capitolo sport, a settembre ci sarà l’inaugurazione del nuovo Santilli e delle attrezzature acquistate alla Vescovara. Questo piano di investimenti darà anche spazio ad investimenti per la creazione di un nuovo parco giochi a San Sabino e la manutenzione di cimiteri, fossi e rete fognaria.
Dall’ultimo Consiglio comunale mercoledì scorso (primo luglio) è saltata fuori una grana però: il Comune dovrà far fronte a un ricorso al Tar presentato dalla Fondazione Recanatesi che chiede 620 mila euro di risarcimento per una pratica che sarebbe stata evasa in ritardo dal municipio. Si tratta di una vecchia questione risalente ad anni fa sull’accreditamento per avere più posti letto da rsa ma l’iter subì lungaggini. «Se la relazione del legale del Comune lo consiglierà, accantoneremo la somma dell’avanzo di amministrazione», ha detto l’assessore Pellegrini.
C’è anche la Tari da pagare, il primo acconto fissato entro il 31 luglio e il secondo il 30 ottobre.Il consigliere di Progetto Osimo Futura Achille Ginnetti ha votato contro le scadenze della tassa sui rifiuti in sede di civico consesso: «Suddividere l’acconto Tari in tre rate anziché due sarebbe stato un concreto segno di attenzione e vicinanza ai problemi dei cittadini», ha detto.