OSIMO – È scoppiata la polemica sui bandi affissi dall’amministrazione comunale di Osimo per aiutare coloro che si trovano in difficoltà per il caro energia e per il pagamento dell’affitto. «Richiedenti sedotti ed abbandonati. Che qualcosa non abbia funzionato nei bandi predisposti dall’amministrazione comunale è abbastanza palese. Tanti i richiedenti esclusi e, giustamente, arrabbiati per aver perso tempo ed essere stati illusi – dicono da Fratelli d’Italia -. A scatenare le ire degli utenti, soprattutto, il prolungamento dei termini per la presentazione delle domande, evento che ha fatto pensare ai tanti richiedenti che le domande presentate fossero poche e che sarebbero agevolmente rientrati nella graduatoria ma così non è stato. Ci chiediamo allora: perché posticipare la data di scadenza del bando se le domande arrivate erano già in numero eccedente? Ad essere maligni, cosa che di solito non siamo, viene il sospetto che qualche “amico” non avesse fatto in tempo a presentare domanda e gli sia stato concesso qualche giorno in più. Apprezzabile l’intento e la dotazione ma, sicuramente, i tre bandi sono stati formulati male. Se i fondi destinati alle famiglie sono stati insufficienti, oltre 110mila euro sono avanzati dal bando predisposto per le imprese. Insomma, errori di valutazione che hanno indispettito le tante famiglie che hanno speso il loro tempo per poter beneficiare delle agevolazioni e si sono ritrovato con un pugno di mosche in mano. Chi amministra la città dovrebbe aver maggior polso della situazione e saper gestire meglio certe situazioni».
La replica dell’assessore
L’assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni replica: «La partecipazione ad un bando non vuol dire assicurarsi il beneficio. Nel formulare il bando abbiamo cercato di ampliare la platea dei beneficiari escludendo chi è già fruitore di benefici da parte di enti quindi non poteva partecipare chi usufruisce di reddito di cittadinanza o di contributi per le utenze con fondi che il Comune ha a disposizione. Abbiamo aumentato il fondo a disposizione di 150mila euro, semmai è il Governo nazionale a dover provvedere per il caro bollette. Dia soldi ai Comuni e noi provvederemo a distribuirli ai cittadini. Come Comune siamo stati i primi a farci carico del problema e altri hanno preso esempio da noi. Abbiamo impiegato fondi comunali e ci sono altri due bandi per il sostegno al reddito delle famiglie, mi riferisco ai contributi per i centri estivi e per i servizi educativi per l’infanzia».