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Osimo, nasce il progetto di musicoterapia in memoria di Emanuele Gualini

Il giovane, 36enne osimano, è annegato il 29 agosto del 2020 al largo della spiaggia dei Lavi a Sirolo dopo un tuffo. Il laboratorio per bambini disabili è stato presentato in Comune

L'uscita della bara dalla chiesa
L'uscita della bara dalla chiesa

OSIMO – È nato il laboratorio esperienziale di musicoterapia per bambini con disabilità a Osimo, presentato ieri, martedì 12 ottobre, in Comune. Si chiama “Suona con me” ed nato in memoria di Emanuele Gualini, educatore scolastico di bambini disabili. Amava il suo lavoro e lo svolgeva con impegno e serietà. Appassionato e grande conoscitore di musica, suonava anche la chitarra nella band punk-rock The livermores. Il giovane, 36enne osimano, è annegato il 29 agosto del 2020 al largo della spiaggia dei Lavi a Sirolo dopo un tuffo. Il ricordo di Manu è rimasto forte.

In collaborazione con “Qui ed ora” Osimo, associazione di volontariato per l’accompagnamento e sostegno a persone in difficoltà socio relazionale, la famiglia, la sua band e l’etichetta I buy records, pochi mesi dopo la sua scomparsa è nata una raccolta fondi per il progetto di musicoterapia perché grazie alla musica si può riuscire a rompere i muri dell’isolamento e del silenzio.

«Sono arrivate partecipazioni da più parti del mondo, un fatto che ha dato grande spinta per portare avanti qualcosa che unisse le sue doti – hanno detto dall’associazione -. Manu aveva seminato del bene, i riscontri sono arrivati dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Giappone. Sono stati raccolti quattromila euro. Il progetto “Nisba project” in cui si inserisce il laboratorio parte quindi dopo il Covid. In questo modo volevamo stare vicino alla mamma Annamaria, al padre Silvio e al fratello Francesco».

Nisba era il soprannome del giovane, come lo chiamavano i suoi amici. Il fratello Francesco ha aggiunto: «Continuare a vivere è una fatica quotidiana. Mio fratello era una presenza unica. Tanti ci sono stati vicini quest’anno, ci hanno dato sollievo e ci siamo accorti che aveva costruito relazioni in ambiti molto differenti. Manu ti portava sempre a ragionare controcorrente».

Oggi, mercoledì 13, ci sarà la prima lezione, il laboratorio doveva partire a febbraio ma per il Covid è slittato tutto. «La musicoterapia è una pratica che utilizza la musica per aiutare il bambino a sviluppare le proprie potenzialità soggettive attraverso un percorso creativo. Uno spazio dedicato al gioco musicale, all’ascolto, all’espressione emotiva e al movimento per ampliare le capacità comunicative e relazionali attraverso la musica», ha detto la giovane insegnante che da oggi sarà all’opera con una collega. Presenti anche il sindaco Simone Pugnaloni e il vice Paola Andreoni che hanno assicurato che l’amministrazione comunale non farà mancare mai il suo sostegno.