OSIMO – Prende piede il progetto dell’amministrazione comunale di Osimo di riqualificare gli ex locali Fattorini con la finalità di cedere il posto alla nuova biblioteca comunale. Il piano è stato inserito nel bilancio di previsione 2021-23 appena approvato dalla Giunta.
Quei locali si trovano lungo corso Mazzini, la notizia era già trapelata mesi fa quando il primo cittadino aveva annunciato che avrebbe creato una biblioteca multimediale in pieno centro storico con un investimento pari a un milione di euro, effettivamente inserito a bilancio. Sembra quindi essere stata rigettata ormai la proposta dell’istituto Campana per l’istruzione permanente che aveva messo a disposizione parte dei propri locali per ospitare la biblioteca. Si trattava di tremila metri quadrati da mettere a disposizione della città, in particolare duemila dell’ex liceo, 700 metri quadri del terzo piano e 400 da recuperare ai magazzini. Sono locali parzialmente danneggiati dal sisma, per cui l’Ufficio ricostruzione post terremoto del 2016 ha accolto le richieste per la messa in sicurezza di quegli spazi inutilizzati da allora. Dopo i lavori, i locali saranno disponibili.
La biblioteca, come da progetto, sarà il doppio della attuale (da 750 a mille e 500 metri quadrati), con annesso caffè letterario, mediateca e sala conferenze. Si potrà leggere, studiare, navigare in Internet, ascoltare musica, vedere film e incontrarsi. Il progetto lo metteranno su carta architetti e ingegneri con un concorso di idee.
Il Gruppo Cultura della lista consiliare di opposizione Progetto Osimo Futura si sente di appoggiare l’idea. «È una proposta che portiamo avanti da anni. Siamo convinti possa essere di enorme prestigio per Osimo e per i suoi cittadini in quanto, grazie alle nuove tecnologie che verranno applicate, ha tutte le carte in regola per diventare un polo culturale e di aggregazione come se ne vedono nei grandi Comuni. Auspichiamo quindi a una veloce riuscita del progetto che stimoli, osimani e non, a puntare e credere nella diffusione della cultura in una città che ha estremo bisogno di tornare a rivedere la luce, fuori da questo periodo buio. Oltre alla nuova biblioteca in centro, riproponiamo il progetto “biblioteche libere”, piccole strutture in legno da dislocare in discreto numero sul territorio affinché diventino luoghi di riferimento dove le persone potranno lasciare e prelevare libri. La cultura non può essere sinonimo di centro storico quindi la periferia e le frazioni dovranno diventare sempre più luoghi dove fare e portare cultura».
Per gli altri gruppi di opposizione invece sarebbe meglio ampliare gli spazi dell’attuale biblioteca, situata a due passi, sempre in centro, oppure addirittura scegliere il complesso dell’ex Corridoni in via Pompeiana per ospitarla, una struttura di proprietà della Provincia in vendita da anni.