OSIMO – Fino all’Ottocento il territorio di Osimo era suddiviso in quattro settori: i tre terzieri medievali, Episcopio, Piana del Mercato e San Gregorio, cui si aggiungeva l’odierno rione San Marco, all’epoca detto Borgo Cavaticcio. Dopo un’accurata ricerca storica, “Gli Alfieri della storia” proporranno ai tanti visitatori e turisti l’Osimo del passato: ritorna infatti “Rivivi 700” con spettacoli, figuranti, cortei, rievocazioni di momenti di vita quotidiana, animazione e musica, per la prima volta con i sapori dei prodotti tipici grazie alla partecipazione della Cna, per le vie del centro storico, alla scoperta dei tesori segreti. L’evento, giunto all’ottava edizione, si terrà il 12 e 13 agosto dalle 18.30 dopo due edizioni in versione ridotta per il Covid. Per presentare il programma di questa importante rievocazione storica oggi, primo agosto, si è svolta la conferenza stampa in Comune. Presenti il sindaco Simone Pugnaloni, l’assessore alla Cultura Mauro Pellegrini, Niccolò Duranti, vice presidente dell’associazione “Gli Alfieri della Storia” con Edoardo Cintioli, e Andrea Cantori, segretario della Cna zona Sud di Ancona.
La presentazione dell’evento
«Al cospetto del Gonfaloniere (così era chiamato il “sindaco” a Osimo nel Settecento) gli antichi terzieri della città si contenderanno l’onore di sollevare, tramite un rappresentante della squadra vincitrice, lo stendardo dedicato a Santa Tecla nel corteo storico del giorno successivo – hanno detto gli organizzatori -. Si invitano perciò gli osimani a decorare finestre e balconi coi colori del proprio terziere: bianco e verde per l’Episcopio, bianco e blu per la Piana del Mercato, bianco e rosso per San Gregorio, verde e giallo per Borgo Cavaticcio. Qualche nastro e qualche fiocco possono bastare, ma i più creativi potranno – perché no? – anche divertirsi a cucire festoni e bandiere. Per scoprire i colori del proprio terziere basta cercare la propria via nella mappa ma soprattutto, non si può mancare venerdì 12 alle 21.30 in piazza a fare il tifo per il proprio terziere al Palio della bandiera». La linea di partenza e d’arrivo sarà tracciata in piazza Boccolino e i corridori gareggeranno a staffetta correndo fino al Duomo tenendo in mano la bandiera del proprio terziere. Con la conferenza delle due storiche dell’arte Silvia Donati e Nadia Falaschini si aprirà ufficialmente l’edizione nel suggestivo scenario del Battistero, alla scoperta delle opere di Antonio Cappannari e di Melchior Jeli, pittori che ebbero grande fortuna in città. Sabato 13 il terziere vincitore esprimerà il portabandiera che, indossando il costume storico cucito secondo la rigida prescrizione dell’ammiraglio Guarnieri, salirà di nuovo al Duomo per consegnare, assieme a tanti altri figuranti, lo stendardo rosso e bianco in onore di Santa Tecla.