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Osimo, la ripartenza della cultura segna numeri da record

Le restrizioni per l’emergenza Covid hanno fatto esplodere la voglia di cultura. Alla chiusura della campagna abbonamenti della stagione teatrale 2021-22 del teatro La nuova fenice sono stati venduti tutti i 291 posti disponibili

Il ritorno dell'Accademia d'arte lirica di Osimo
Il ritorno dell'Accademia d'arte lirica di Osimo

OSIMO – Le restrizioni per l’emergenza Covid hanno fatto esplodere la voglia di cultura, cultura che è mancata per tanto tempo, tanto che a Osimo la sua ripartenza post-lockdown segna un record storico. Alla chiusura della campagna abbonamenti della stagione teatrale 2021-22 del teatro La nuova fenice di Osimo sono stati venduti tutti i 291 posti disponibili. Si è superato così anche il record del 2019, quando gli abbonamenti furono 284.

«Al teatro comunale i posti complessivi sono 410 senza considerare il loggione attualmente chiuso, con il numero massimo di abbonamenti sottoscrivibili che era proprio di 291 – dice l’assessore alla Cultura Mauro Pellegrini -. L’auspicio è che questa lenta ripartenza del settore teatrale non venga compromessa dalla nuova ondata di Covid. Con le giuste precauzioni (mascherine, sanificazioni e green pass) si ritiene che ci siano le condizioni per proseguire in sicurezza gli impegni con le nuove stagioni teatrali, tutelando quanti lavorano in questo settore, già fortemente penalizzato nell’ultimo anno e mezzo. Gli osimani e gli appassionati di teatro hanno dimostrato una grande voglia di partecipare a questa nuova stagione e di tornare a teatro, loro legittima aspettativa non deve essere elusa».

La stagione teatrale appena iniziata prosegue. Venerdì 26 novembre il palco è per una commedia tutta al femminile, “Figlie di Eva” di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello, interpretato dal trio di grandi attrici Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi affiancate in scena da Massimiliano Vado che firma anche la regia. Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni. Un po’ Pigmalione, un po’ “Club delle prime mogli”, un po’ “Streghe di Eastwick”, “Figlie di Eva” è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali.

La cultura in città è in lenta ripresa. E’ iniziato il nuovo anno accademico per l’Accademia d’arte lirica. La storica istituzione osimana, fondata nel 1979, cura il perfezionamento nel canto di giovani talenti provenienti da tutto il mondo, sotto la guida di docenti d’indiscussa esperienza e fama. In 42 anni è stata frequentata da giovani provenienti da circa cinquanta nazioni, molti dei quali hanno intrapreso una carriera internazionale e tuttora svolgono attività presso prestigiosi teatri lirici, istituzioni sinfoniche e festival. Per questo l’Accademia è considerata all’estero un punto di riferimento per l’approfondimento della vocalità italiana. Provengono da Israele, Georgia, Usa, Russia, Ucraina e Cina i nuovi allievi e sono Julia Eliashov, Nino Gotoshia, Khatia Jikidze, Chrisni Mendis, Ivan Ozerov, Svitlana Sikorska, Audelia Zagoury, Quan Zhou, che si aggiungono ai 17 giovani che hanno già intrapreso con profitto il percorso di studi nella storica istituzione. I corsi proseguono in assoluta sicurezza, nel rispetto della normativa anti Covid, e impegnano l’intera settimana, dal lunedì al venerdì per otto mesi fino a giugno. Un intenso programma di concerti vedrà protagonisti i giovani cantanti durante l’intero ciclo didattico. «Nonostante un periodo storico difficile come questo legato al Covid-19, l’Accademia è riuscita a superare le difficoltà, portando avanti la propria attività e garantendo la formazione ed il perfezionamento degli allievi provenienti da ogni parte del mondo – dice il presidente Pietro Alessandrini -. Per il prossimo triennio si attendono nuove sfide e nuovi obiettivi da raggiungere, volti alla continua crescita della storica istituzione osimana da sempre punto di riferimento per la salvaguardia dell’arte e della cultura lirica di tradizione italiana ed europea».

All’istituto Campana per l’istruzione permanente si va avanti su un altro binario, almeno per ora. È appena terminata un’altra importante campagna di digitalizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico dell’istituto realizzata grazie al contributo del Ministero della cultura. La campagna, realizzata dall’azienda Record data srl tramite lo scanner planetario in uso presso le più prestigiose biblioteche italiane e straniere, ha consentito l’acquisizione di oltre cinquemila immagini: sono stati digitalizzati 20 manoscritti antichi della biblioteca storica e oltre 500 fogli del fondo grafico (disegni, stampe, incisioni) della collezione Campana. Presto tutti gli oggetti digitali saranno fruibili online gratuitamente.