OSIMO – C’è bagarre sul reddito di cittadinanza a Osimo. In particolare il consigliere comunale di minoranza del Movimento 5 stelle Caterina Donia ha presentato all’amministrazione di Osimo un’interrogazione in cui chiede al sindaco di attivare e promuovere i Progetti utili alla collettività (Puc) ed in particolare i progetti che prevedano l’impiego dei beneficiari del reddito di cittadinanza.
«È partita la seconda parte del reddito di cittadinanza. Sulla base del decreto del ministero del Lavoro del 22 ottobre 2019, pubblicato nella Gazzetta ufficiale l’8 gennaio scorso, gli aventi diritto dovranno dare la loro disponibilità per almeno otto ore settimanali per svolgere attività non retribuite in svariati ambiti. Gli impieghi saranno senza oneri per il Comune – dice la consigliera pentastellata -. Nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale, i percettori del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti utili nel Comune di residenza. Oltre a essere un obbligo, i Puc sono anche motivo di inclusione, dignità e crescita per i beneficiari e per la collettività. Durante il periodo di esecuzione delle prestazioni sociali, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza dovranno continuare la ricerca di un’attività lavorativa avvalendosi dei Centri per l’Impiego. Secondo gli ultimi dati dell’Inps, nella nostra cittadina risiedono parecchie persone che beneficiano del reddito di cittadinanza e molti di loro potrebbero aiutare il Comune a costo zero nell’erogazione di alcuni servizi per la collettività con particolare attenzione a quelli attinenti all’emergenza Covid-19».
Nel Comune di Osimo sono 247 i beneficiari del reddito di cittadinanza, ha recentemente reso noto il vicesindaco Paola Andreoni. «Il percorso segnato dall’Ambito sociale 13 di cui Osimo è Comune capofila prevede l’approvazione delle linee guida da parte del Comitato dei sindaci. Una volta approvate si procederà con una manifestazione di interesse per intercettare la disponibilità ad attivare progetti Puc da parte del terzo settore o di altri enti sia pubblici che privati», dice Andreoni.
Dopo aver individuato i soggetti abili, secondo Donia, il Comune potrebbe impiegarli come steward al mercato per far rispettare le regole di distanziamento sociale o anche per svolgere attività concrete come la semplice manutenzione del verde pubblico, piccoli lavori di imbiancatura di edifici e strutture comunali o anche supporto all’attività dei dipendenti comunali.