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Osimo, è scontro su tariffe mensa e Tari. Polemica anche sulle antenne

Fratelli d'Italia e Liste civiche sferrano l'attacco al sindaco e alla sua giunta sui più fronti. La replica del primo cittadino

Una riunione in Comune per il piano antenne (Immagine di repertorio)

OSIMO – Il bilancio di previsione di Osimo ha scatenato polemiche tra l’opposizione, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa alla tassazione. Michela Staffolani, portavoce di FdI, si chiede se: «L’abbattimento della quota fissa sulle rette delle mense sia il gioco delle 3 carte. La retta mensile diminuirà sul serio? Le famiglie alla fine pagheranno davvero di meno? A fronte dell’azzeramento della quota fissa, pari a 10 euro, il Pd aumenta la quota variabile, ovvero il costo del singolo pasto. Le slide pubblicate sul sito comunale paventano uno sconto mensile di circa 5 euro per famiglia con Isee inferiore a 15mila euro calcolato su 20 giorni. Insomma, la migliore delle ipotesi. Se calcolassimo 22 o 23 pasti, cosa possibile in un mese, lo sconto sarebbe ancora più esiguo. D’altra parte, la stessa Amministrazione dice che i bilanci devono portare. Inoltre, se l’aumento delle tariffe è dai 0,20 agli 0,50 euro per i redditi così bassi, a quanto ammonteranno quelli per redditi superiori? In assenza della delibera di Giunta, non ci è possibile quantificarlo, ma il sospetto è che quello che si è elargito con la mano sinistra, si andrà a togliere con la destra. Attendiamo i dati ufficiali».

Anche le Liste civiche dai banchi del Consiglio comunale dicono: «La tassa rifiuti è alle stelle. In due anni è aumentata di un milione e 400mila euro. I soldi che il Comune di Osimo ci mette sono di tutti gli osimani. Pagano gli osimani gli errori di gestione degli ultimi sei anni, chiediamo che sia ridotta del 30 per cento come a Castelfidardo, Camerano e in altri comuni vicini. Lunedì poi (22 marzo) organizzeremo un incontro webinar su 5g e sulla prossima applicazione di pali e antenne a Osimo. Si tenta di dare l’informazione sulla questione che il Comune ha voluto riservare a pochi. È vero che i pali delle antenne si piazzano a secondo dei voti presi e quindi si spostano nelle zone in cui i cittadini hanno votato le Liste civiche? Chiediamo da ultimo che si mettano persone al lavoro all’ufficio urbanistica. Molte pratiche del 110 per cento bonus rischiano di saltare i tempi stabiliti perché il Comune è molto indietro nello svolgere le procedure. Gli altri Comuni sono molto più avanti. Saltano lavori e economia locale a causa della lentezza del Comune».

La replica del sindaco Simone Pugnaloni: «Mai aumentata la Tari come dicono le Liste civiche, anzi nel 2019 fu scontata del 6% e nel 2020 è rimasta invariata (cinque milioni e 874mila euro). Per il 2021 aumento calmierato a 6 milioni e 360mila. Si è fatto il massimo perché dall’anno scorso non è più Astea a decidere ma lo Stato attraverso Arera con parametri specifici».

E prosegue: «Noi interveniamo con 400mila euro per scontare a famiglie ed imprese in attesa del sostegno dello Stato con la riproposizione del fondone. Siamo equi, sconto per tutti senza distinzioni di classe e/o codice Ateco. Per quanto riguarda le antenne ricordo alle Liste civiche di aver fatto un’ordinanza per salvaguardare gli osimani di cui ho pagato un conto salto, condanna alle spese processuali. Consapevoli poi che il governo Conte ha esautorato i sindaci di ogni potere in materia, abbiamo iniziato un dialogo con le società di telecomunicazioni e la città. Obiettivo raggiunto, concordare aree pubbliche dove ubicare le antenne per avere maggiore potere contrattuale. Per fortuna che con il dialogo istituzionale, la serietà e l’equilibrio del caso, si è costruito un piano che individua aree pubbliche su tutto il territorio comunale che rientrano nei piano sviluppo delle società. I luoghi individuati sono rispettosi dei cittadini di Osimo. Se l’amministrazione comunale non avesse proposto luoghi pubblici per l’installazione di nuove antenne dove il potere contrattuale del Comune è più elevato, le compagnie telefoniche avrebbero scelto da soli anche luoghi privati forse di maggiore impatto perché la legge nazionale concede loro piena autonomia».

Sul discorso personale aggiunge: «Ad Osimo per la prima volta nella storia del Comune con l’Amministrazione comunale digitalizzati 70 anni di registri edilizi cartacei. Mai successo che per aprile saranno online 70 anni di pratiche di agibilità e condoni edilizi. Prossimo passo la piena digitalizzazione dei permessi di costruire. Mai un investimento così importante nell’assunzione di nuovo personale. Causa Covid si riceve su appuntamento, abbiamo autorizzato straordinari per accelerare comunque l’accesso agli atti, ci vuole coraggio a fare certe polemiche da parte delle Civiche».