OSIMO – Il poliambulatorio di Osimo sarà trasferito dal centro storico a San Biagio, decisione che ha diviso la politica cittadina. Il direttivo del Partito Democratico di Osimo ad esempio si è riunito per discutere la questione dando il via a un’iniziativa. «La scelta è stata fatta dalla Regione Marche e il principale sponsor di tale decisione è Dino Latini. Pertanto spetta a loro spiegare ai cittadini osimani i motivi di una scelta controversa e a nostro giudizio sbagliata, non certo all’Asur-Area Vasta 2 che esegue semplicemente le decisioni politiche prese dai rappresentanti in Regione. Dopo aver raccolto le legittime preoccupazioni di tanti cittadini, il Pd Osimo ha deciso di farsi promotore di una raccolta firme, a salvaguardia del Poliambulatorio in centro. Appuntamento al prossimo weekend in piazza per convincere la Regione a cambiare idea – dicono -. Come Pd siamo contrari a questa scelta per vari motivi: la nuova struttura individuata a San Biagio è allo stato grezzo, non è in una posizione baricentrica per la città, si trova in prossimità di un’area a rischio esondazione, e comporta un costo maggiore per l’Asur che dovrà pagare un affitto oneroso (248mila euro all’anno per almeno sei anni), molto più di quanto paga attualmente per il poliambulatorio in centro; con questa scelta si priva il centro storico di Osimo di servizi sanitari essenziali, creando enormi disagi sia ai cittadini non automuniti, sia al tessuto socio-economico che si sviluppa attorno al centro; sarebbe stato preferibile valutare i locali già di proprietà dell’Asur come quelli dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco, che saranno liberi dopo l’apertura del nuovo ospedale di rete dell’Inrca all’Aspio. La Regione spieghi come intende utilizzare il Ss. Benvenuto e Rocco. Secondo noi sarebbe più opportuno realizzare lì una Casa della Comunità, con tutti i servizi di cura primaria, infermieristici e poliambulatoriali».
La nota dell’Area Vasta
E’ la Direzione Area Vasta 2 oggi a precisare: «Nel nuovo stabile troverebbero posto il Poliambulatorio, la Fisioterapia, il 118, il Centro di Salute mentale e l’Avis e nella zona di San Biagio sono presenti numerose unità immobiliari ad uso abitativo, commerciale, industriale, terziario, nel rispetto degli strumenti urbanistici. L’Azienda Sanitaria ha preventivamente valutato la possibilità di trovare altre soluzioni locative anche in immobili di proprietà pubblica dove trasferire i servizi, ricerca che però non ha dato esito positivo. La possibilità di poter concentrare più servizi in una struttura unica permetterà di ottenere molteplici vantaggi di ordine gestionale e funzionale dell’attività. L’ottimizzazione dei servizi permetterà inoltre di aumentare ulteriormente la quantità e la qualità delle prestazioni offerte agli utenti di tutti i comuni limitrofi perché consentirà l’aggregazione in un unico stabile di servizi attualmente sparsi in diversi edifici attraverso una rimodulazione dell’organizzazione sanitaria». Poi aggiunge: «Per quanto riguarda la riqualificazione dell’immobile ex dispensario al Foro Boario non è stato preso in considerazione per l’attuazione degli interventi del Pnrr perché si tratta di un immobile che ha notevoli criticità strutturali e funzionali e pertanto non in possesso dei necessari requisiti per essere inserito tra gli investimenti della Missione 6. L’immobile da locare, al momento individuato, è allo stato grezzo, privo di qualsiasi finitura e quindi da completare».