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Osimo Stazione, proteste per il degrado al campetto

I bivacchi e i rifiuti lasciati a terra al parchetto hanno fatto insorgere i residenti di Osimo Stazione che sabato scorso, 16 giugno, hanno denunciato lo stato di degrado in cui versa l’area verde di fronte al campo sportivo, punto di ritrovo di ragazzini soprattutto dopo la scuola ma anche di giovani

La rete rotta a Osimo Stazione
La rete rotta a Osimo Stazione

OSIMO – «Nella casetta per i bambini c’è un cuscino da divano, tante cartacce e altro. La recinzione poi è rotta». I bivacchi e i rifiuti lasciati a terra al parchetto hanno fatto insorgere i residenti di Osimo Stazione che sabato scorso, 16 giugno, hanno denunciato lo stato di degrado in cui versa l’area verde di fronte al campo sportivo, punto di ritrovo di ragazzini soprattutto dopo la scuola ma anche di giovani. La segnalazione ha riaperto una ferita per la frazione più grande della città che già tempo addietro aveva dovuto far fronte ai baby vandali proprio in quella zona: muri della palestra imbrattati da mani che sono restate ignote si sono aggiunti alle fotografie scattate dai residenti ai pali della luce pericolanti e a rischio crollo, sistemati giorni dopo dal Comune. Segnalate di nuovo poche ore fa bottiglie rotte e rifiuti lasciati attorno all’anfiteatro.
«Situazioni simili sono all’ordine del giorno, purtroppo lo scenario non è migliorato: dall’erba alta delle aree verdi al degrado dei campetti che da anni sono stati chiusi dall’amministrazione perché nessuno li gestisce e i ragazzi hanno tolto la rete dalle porte di ingresso o in altri casi fatto buchi per entrare. Tutti sanno e vedono e l’amministrazione tace – dice il consigliere delle Liste civiche Monica Bordoni -. Eppure la delibera 92 del 27 aprile dell’anno scorso dispone uno stanziamento annuo di 30mila euro alla partecipata Osimo servizi per la gestione e manutenzione dei campetti, cioè per l’apertura, la chiusura e l’esercizio delle pulizie. Malgrado ciò a oggi sono ancora chiusi ufficialmente benché tutti ne usufruiscono in maniera “abusiva”. Se succede qualcosa chi paga? Per non parlare poi dei bagni pubblici davanti alla stazione, anch’essi chiusi con la conseguenza che tutto viene fatto all’aria aperta con quanto ne consegue in tema di igiene e decoro». I cittadini tornano a chiedere all’amministrazione comunale più controlli in generale per prevenire situazioni simili, magari con telecamere di videosorveglianza nei punti strategici, vicino alla scuola e alla chiesa, e più pattugliamenti, e nell’immediato la pulizia e la sistemazione della parti rovinate affinché non richiamino altro degrado.