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Osimo Stazione, trova una treccia di capelli davanti al negozio: spunta l’ipotesi rito

Il feticcio che ha inquietato il proprietario dell‘esercizio commerciale è stato rinvenuto nel pomeriggio del 15 luglio. Sulla vicenda si è espresso Padre Luciano, l‘esorcista della Diocesi di Ancona Osimo. Ecco cosa ha detto

OSIMO – Potrebbe essere riconducibile a uno scherzo, a un’avvertimento o addirittura ad un maleficio, la treccia di capelli rinvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 15 luglio davanti alla porta della Bottega di Aladino, il calzolaio di Osimo Stazione che si trova in via Adriatica. All’apertura del locale, rimasto chiuso domenica e lunedì mattina, il proprietario si è trovato di fronte al curioso e inquietante ritrovamento: una treccia di capelli umani lunga 70 centimetri appesa alla tettoia che sovrasta la porta d’ingresso del noto negozio che produce accessori, sandali e vende stivali texani, tanto da attirare clienti anche da fuori provincia.

«Sul primo momento sono rimasto stupito nel vedere la treccia, non riuscivo a capacitarmi di come potesse essere lì – spiega il titolare Paolo Paci – ma nello stesso momento mi sono spaventato ricordando i racconti degli anziani sul malocchio».

Un episodio che ha inquietato il proprietario del negozio che pur di disfarsi del feticcio ha deciso di bruciarlo sulla scia dell’ipotesi malocchio, emersa dopo che Paci aveva postato nel pomeriggio  video e foto della treccia su Facebook.

Paolo Paci

«Potrebbe trattarsi di uno scherzo da parte di qualche ragazzo  – spiega l’esorcista della Diocesi Ancona Osimo Padre Luciano – ma anche di un avvertimento da parte di un concorrente geloso per intimorire il proprietario del negozio». Il sacerdote non esclude l’ipotesi del rito magico: «Nell’ambito dell’occulto le trecce di capelli possono indicare un maleficio, l’augurio di qualcosa di brutto nei confronti del destinatario dell’oggetto. I malefici sono diffusi perché sono molte le persone che si rivolgono ai maghi: in Italia sono oltre 13milioni di persone e anche nelle Marche molti frequentano maghi e cartomanti. Suggerisco a queste persone piuttosto di avvicinarsi alla Chiesa».

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