OSIMO – «Di parole ne ho sempre tante ma questa volta proprio non ne ho», aveva commentato a caldo il sindaco Simone Pugnaloni sabato mattina, 10 novembre, dopo aver postato su Facebook il fantoccio con il messaggio minatorio che ha trovato sotto casa. Poi è corso dalla Polizia a sporgere denuncia. «È veramente una cosa di cattivo gusto e questa volta voglio andare fino in fondo, devono pagare. La mancanza di occupazione avrebbe mosso l’autore del gesto, un problema che c’è a Osimo come altrove, ma questo messaggio spaventa me e la mia famiglia. Il Comune non è un centro per l’impiego come pensano queste persone, il municipio può dare una mano a chi non riesce soltanto per il pagamento delle bollette ad esempio o per cercare una casa tramite il bando delle case popolari». Indagano i poliziotti del commissariato locale diretti dal vicequestore Giuseppe Todaro. Massimo riserbo per ora da parte degli agenti che stanno valutando ogni pista possibile.
Che si tratti di una vera intimidazione o di un mero atto provocatorio la preoccupazione è comunque alta per Pugnaloni. All’inizio del suo mandato, nel luglio 2014, aveva ricevuto una lettera minatoria anonima che iniziava con la frase: «Ti sparo una pallottola in fronte se mi stacchi la luce». Agli osimani non è trapelato invece che, l’anno successivo, a Pugnaloni è stato recapitato un secondo messaggio di carattere minatorio: «E’ successo dopo l’attentato in Francia, a Parigi – racconta – ricordando bene quello che era successo -. Era un cartello con su scritto “Faremo come in Francia” e lì vicino la stessa mano aveva disegnato una pistola. Oggi come allora confido nelle forze dell’ordine e vado avanti anche con la candidatura a sindaco per le amministrative 2019».