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Osimo, tentato colpo da “Expert” stanotte

La banda è stata messa in fuga dai carabinieri di Osimo. I militari hanno poi arrestato per tentata rapina un marocchino di Castelfidardo e portato avanti controlli antidroga su tutto il territorio

Il buco da "Expert"
Il buco da "Expert"
OSIMO – Dopo aver forzato le porte d’ingresso della struttura, una banda di ladri ha scavato un buco nel cemento armato del vano ascensore, confinante con l’esercizio commerciale “Expert” di Osimo Stazione davanti all’Ikea, con l’intenzione di saccheggiarlo e consumare il furto di un grosso quantitativo di elettrodomestici e apparecchiature elettroniche del centro passando appunto per il condominio attiguo. L’allarme ha iniziato a suonare però e i carabinieri osimani, coordinati dal maggiore Raffaele Conforti, sono arrivati subito. La banda composta almeno da cinque elementi si è data alla fuga. Il tentato colpo ha avuto luogo stanotte, 2 dicembre. I militari hanno trovato sul posto molti attrezzi da scasso e un martello pneumatico professionale con cui stavano scavando e danneggiando il muro di confine con “Expert”, oltre che vari borsoni per la custodia della refurtiva e abiti da lavoro. Dalle immediate indagini, su cui c’è il massimo riserbo, non si esclude che possa trattarsi di una banda di malviventi dell’Est Europa in corso di identificazione, che dopo aver danneggiato la recinzione esterna della vicina autostrada è fuggita a bordo di veicoli in sosta e in attesa sulla corsia d’emergenza dell’A14.
Il materiale da scasso sequestrato
Il materiale da scasso sequestrato

Intanto a Castelfidardo i carabinieri hanno provveduto a dare esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa lo scorso 28 novembre dal tribunale di Ancona, traendo nuovamente in arresto B.H., marocchino di 37 anni residente a Castelfidardo. La misura cautelare è scaturita dalla richiesta di aggravio degli arresti domiciliari a cui il marocchino era stato sottoposto durante l’ultimo arresto, considerando i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri di Castelfidardo e dal fatto che il malfattore dalla sua ultima impresa, la tentata rapina consumata il 12 novembre in un’abitazione di Castelfidardo ai danni di un 41enne, dove si era introdotto per consumare un furto. Sorpreso dal proprietario è nata una colluttazione. Le indagini hanno dimostrato che la commissione di furti in abitazione per lui era una consuetudine e fonte stabile di sostentamento. Per questo motivo è stato rinchiuso nel carcere di Montacuto.

Un arresto per detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è scattato poi ieri, 1 dicembre, a carico del 35enne N. S., operaio di Civitanova, pluripregiudicato, fermato sulla sua Polo alla periferia di Loreto. A carico del giovane, fin da subito nervoso ed evasivo alle richieste dei militari, è stata eseguita una perquisizione sul posto, personale e veicolare,  estesa anche alla sua abitazione. Aveva 300 grammi di hashish, due panetti e mezzo dal peso di circa 100 grammi, uno a casa e l’altra metà nella tasca dei pantaloni, oltre che materiale per il confezionamento e denaro contante, chiaro provento dello spaccio, per circa 500 euro, tutto sottoposto a sequestro. Dalle indagini è emerso che l’arrestato ha un compare, in via di identificazione, per lo spaccio nella Valmusone e nelle zone costiere. L’uomo si trova agli arresti domiciliari. Mezzo grammo di hashish ha poi portato alla denuncia di un marocchino di 37 anni residente a Osimo per detenzione illegale per uso personale di sostanze stupefacenti.

Nella mattinata odierna i militari della Radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebrezza alcolica e rifiuto di sottoporsi all’accertamento alcolemico un’operaia 40enne di origine moldava che circolava in via Manzoni a Loreto lo scorso 25 novembre sulla sua Fiat Punto. Quel giorno ha perso il controllo del mezzo uscendo all’improvviso dalla carreggiata. All’invito dei militari di sottoporsi all’accertamento etilometrico ha opposto un netto rifiuto, cercando di far credere loro di essere sobria: di fatto barcollava e non riusciva a rimanere in piedi da sola.