OSIMO – Gli agenti del commissariato di Polizia di Osimo hanno denunciato padre e figlio, 54 e 27 anni, osimani, perché ritenuti responsabili del reato di accensioni ed esplosioni pericolose in relazione ai fatti accaduti la sera del 26 giugno in zona San Gennaro di Osimo.
Una serata tra amici come tante era finita quasi in tragedia per un brutto incidente domestico. L’osimano figlio dell’uomo investito dalla fiammata, presente alla cena con il padre e la moglie, ci aveva raccontato cos’era successo: «Siamo stati invitati a cena a casa di nostri amici, una villetta a schiera accanto alla mia in via San Leopardo a Osimo. Eravamo nel giardino, dopocena. Il figlio del proprietario è andato a “rimboccare” il dispositivo fai da te creato per allontanare le zanzare, metà sottovaso rettangolare largo quattro dita con all’interno uno stoppino di lana alimentato forse da biometanolo che dura appena un’ora e poi deve essere riacceso. Forse il ferro era surriscaldato e la fiamma non si era spenta del tutto, fatto sta che al contatto con la sostanza c’è stata una fiammata che ha investito in pieno mio padre, le gambe di mia moglie incinta al settimo mese e il nostro cane». Il panico è scattato in un attimo mentre i presenti cercavano di domare le fiamme. Il padre, 65enne, è rimasto ferito in maniera gravissima. Meno grave la moglie, in prognosi per qualche giorno. Il cagnolino è deceduto dopo sette giorni. Padre e figlio proprietari hanno subito serie lesioni alle mani perché hanno fatto di tutto per spegnere le fiamme.
L’ospite fu investito da una fiammata insomma, si legge nella relazione dei poliziotti cui è appena arrivato il referto medico, causata dalla manipolazione di un manufatto a fiamma libera realizzato come repellente per insetti che gli ha causato gravissime ustioni sul corpo e il ricovero nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Cesena dove tuttora si trova in prognosi riservata e in coma farmacologico. I poliziotti quindi hanno accertato che il manufatto è stato fatto artigianalmente e non era acquistabile nei negozi, effettuato un sopralluogo nell’abitazione dove era accaduto il fatto e proceduto al sequestro del congegno realizzato artigianalmente individuando anche il liquido infiammabile utilizzato. Dalla contestazione del reato potrebbero scaturire una serie di responsabilità per i danni e il risarcimento.