OSIMO – Amara sorpresa stamattina per i visitatori del sito archeologico Fonte Magna, che hanno trovato le panchine e i pannelli informativi del luogo completamente imbrattati da bombolette spray, con svastiche, croci celtiche e altri disegni a sfondo sessuale.
Appena tre settimane fa l’area, che si trova sotto le antiche mura romane, era stata inaugurata e restituita alla città in tutta la sua bellezza dopo un restauro costato 35 mila euro.
Ignoti per il momento gli autori del gesto. L’ipotesi più accreditata è quella di una bravata compiuta da un gruppo di ragazzini, probabilmente durante la notte. Nell’area non sono installate le telecamere fisse di videosorveglianza della Polizia Municipale, anche per difficoltà tecniche legate alla logistica del posto, ma l’assessore alla sicurezza Federica Gatto si dice pronta, se necessario, «ad utilizzare specifiche telecamere mobili acquistate dal Comune due anni fa in collaborazione con Astea proprio per intervenire in modo puntuale in zone difficilmente accessibili e a rischio danneggiamento».
Ferma la condanna dell’episodio da parte del Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. «Convocherò d’urgenza un incontro con le forze dell’ordine cittadine – spiega il primo cittadino – Non si può permettere di rovinare così Fonte Magna, uno dei luoghi storici più belli della nostra città addirittura subito dopo aver inaugurato il nuovo restyling alla presenza delle scuole e della sopraintendenza. Scritte che rappresentano epoche storiche che evocano odio e guerra civile o addirittura in sfregio al corpo umano. Vergogna. Denuncerò il fatto e chiederò indagini celeri per scoprirne i responsabili. Con la videosorveglianza stiamo facendo molto, ma non basta, ci vuole un lavoro di squadra tra Polizia, Carabinieri, Finanza e Polizia locale».
Nonostante il riferimento a simboli nazisti, il gesto non sembra essere di matrice politica. La pensa così anche il consigliere comunale di maggioranza Giorgio Campanari, capogruppo del Pd. «È chiaro che il nazismo qui c’entra poco – commenta – tutto questo è la conseguenza di una deriva culturale, dettata dall’ignoranza completa sul significato storico di quei simboli e su quanta distruzione e quanto sangue hanno portato. Ci troviamo di fronte a degli imbecilli che con questa bravata faranno spendere altri soldi dei cittadini per ripulire l’area».
Altrettanto dure le prese di posizione di moltissimi cittadini osimani che sui social network commentano con sdegno l’episodio lamentando lo scarso senso civico di ragazzi e famiglie.