OSIMO – Il maltempo di ieri sera, 16 luglio, ha fatto spostare l’evento da piazza Dante al teatro “La nuova fenice” di Osimo, gremito per l’occasione e presidiato sia all’interno che esternamente dalle forze dell’ordine, e il Coc-Centro operativo comunale aperto fino a mezzanotte come da ordinanza del sindaco. Il critico Vittorio Sgarbi ha tenuto una lectio magistralis su Giorgio De Chirico per la presentazione del catalogo della mostra “Giorgio de Chirico e la Neometafisica” dal tema “Il vero e il falso de Chirico”.
Ad aprire la serata dal palco l’assessore alla Cultura Mauro Pellegrini: «Siamo onorati di essere qui con Sgarbi e colgo l’occasione per annunciare che il professore sostiene con noi il restauro conservativo del polittico “Incoronazione della Vergine e Santi” del 1464 di Antonio e Bartolomeo Vivarini al museo civico, che abbiamo deciso di promuovere attraverso lo strumento dell’art bonus, il credito d’imposta per favorire contributi in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. Si trovava nella chiesa dell’Annunziata vecchia dove c’era anche il capolavoro del Lotto trafugato nel 1911».
«Sosteniamo la cultura e i capolavori della città – ha replicato subito Sgarbi prima di cominciare con la lezione magistrale sul grande maestro, senza far mancare gli attacchi al capoluogo -. Ferrara, la mia città, quella della Neometafisica, oggi è morta, morta tanto quanto Ancona». Il genio di Chirico si è snodato nella spiegazione del professore: «Questa Neometafisica è un tema suggestivo perché è semplicemente la rinascita della Metafisica o è un momento nuovo? La mostra di Osimo ci consente di dire che è un momento nuovo e con esso c’è un nuovo De Chirico. Neometafisico significa anche questo, non soltanto una riproduzione della Metafisica che c’era stata ma una nuova, un nuovo modo di intendere gli spazi vuoti, i silenzi. Credo che la vostra presenza qui stasera e la visita alla mostra sarà un modo per scoprire come un maestro a 75 anni sia diventato un artista nuovo, si sia ricreato diventando un contemporaneo dei suoi contemporanei, riuscendo a prenderli quasi in giro, a giocare una partita che è quella di chi finge, di chi riproduce le proprie opere com’erano negli anni Dieci, e chi sta percorrendo una strada nuova. Mi pare che poche opere siano più intensamente misteriose e più comunicative di queste in mostra».
Pellegrini alla fine ha svelato il ritorno di Sgarbi a Osimo con una lezione a teatro su Leonardo da Vinci, spettacolo che sta già portando in giro per l’Italia, e che si terrà alla fine di ottobre, poco prima della chiusura della mostra. Oltre a un saggio di Sgarbi, il catalogo è arricchito da una presentazione di Paolo Picozza, presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, dai testi a cura di Riccardo Dottori e di Maria Letizia Rocco, da una selezione di scritti scelti di Giorgio de Chirico e da una sintetica biografia del “Pictor optimus”.
La mostra, visitabile fino al 4 novembre a palazzo Campana, realizzata grazie alla concessione del generoso prestito di un selezionato nucleo di opere della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, è organizzata dal Comune con la partecipazione dell’Istituto Campana, della Fondazione Don Carlo Grillantini e dell’associazione culturale “Metamorfosi”. In esposizione più di 60 opere tra dipinti, disegni, sculture e grafiche che ripercorrono prevalentemente l’ultimo periodo di produzione artistica del maestro, opere caratterizzate da una felicissima vena creativa che mette in scena una rappresentazione divertita degli stessi temi proposti nelle prime opere.
I soggetti sono i medesimi di quelli rappresentati nel periodo Metafisico: sono sempre piazze, interni-esterni e manichini ma tutto, anche il cromatismo e la costruzione dello spazio, è in grado di innescare richiami cognitivi ed empatici di natura più lieta e quasi ironica. Durante tutto il periodo dell’esposizione saranno attivi dei laboratori didattici per bambini e ragazzi e visite guidate che accompagneranno il pubblico alla scoperta del grande artista e delle sue opere.