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Ospedale di comunità di Sassoferrato: la Fpl-Uil chiede che si torni indietro sul dimezzamento temporaneo dei posti letto

Dopo il botta e risposta, a suon di missive, fra il primo cittadino della città sentinate, Ugo Pesciarelli, e il direttore dell'Area Vasta 2, Maurizio Bevilacqua, ora è la volta dei sindacati far sentire la propria voce: «La sanità non va mai in vacanza»

Ospedale di comunità Sant'Antonio Abate di Sassoferrato
Ospedale di comunità Sant'Antonio Abate di Sassoferrato

SASSOFERRATO – Dimezzamento dei posti letto a Sassoferrato e conseguente trasferimento di personale a Fabriano, la Uil-Fpl chiede che si faccia marcia indietro. «La sanità non va mai in vacanza», secondo i vertici del sindacato.

Partito dal primo luglio l’accorpamento tra i reparti di Cure Intermedie e Rsa dell’ospedale di Comunità di Sassoferrato, che dimezza l’attuale disponibilità dei posti letto attivi portandoli da 40 a 20, con conseguente riallocazione del personale infermieristico presso il presidio ospedaliero di Fabriano, tutto ciò giustificato dall’esigenza di risolvere le criticità dovuta alla mancanza di personale in concomitanza con il periodo di fruizione delle ferie estive. Il sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, ha scritto una lettera ai vertici dell’Area Vasta n. 2 chiedendo che si riveda questa decisione. Il direttore, Maurizio Bevilacqua, ha replicato assicurando che si tratta di un’azione temporanea che terminerà il prossimo 15 settembre e che è stata concordata con tutti i soggetti interessati.

Ora è la volta dei sindacati far sentire la propria voce. «Ogni anno sembra ripetersi la stessa storia: nel periodo estivo la mancanza di personale sanitario e socio-sanitario arriva a determinare una contrazione dei servizi e posti letto, ma la salute non va in ferie. Così non va! Già dal 25 maggio le Segreterie regionali dei sindacati di categoria evidenziavano la necessità, sia alla Direzione Generale che alle Direzioni di ogni singola Area Vasta, compresa l’Area Vasta 2, di un incontro urgente sulla definizione dei Piani Ferie», ricorda il segretario generale Uil-Fpl Ancona-Marche, Rossano Moscatelli.

«Nonostante nell’Asur Marche ci siano graduatorie valide ed esistenti per le uniche assunzioni temporanee legittimate anche dalla normativa nazionale e contrattuale atte a tamponare le legittime ferie del personale dipendente nel periodo estivo, si preferisce sempre ridurre i servizi. Siamo venuti a conoscenza della drastica e repentina riduzione dei servizi e dei posti letto nel presidio di Sassoferrato in delicatissime Unità operative dove sono presenti pazienti fragili e veniamo a sapere che la motivazione è quella di “mancanza di personale” dall’inizio dell’anno quando, dall’altra parte (sempre fonti regionali) si sbandierano centinaia di nuove assunzioni che in realtà non sono tali: trattasi infatti di stabilizzazioni di personale che da oltre tre anni è in servizio in modalità precaria. Non vorremmo che dietro e tutto questo si celasse la volontà di tagliare i servizi ai cittadini. Non si può da una parte dichiarare necessità di servizi territoriali e dall’altra dimenticarsi di organizzare i servizi per renderli duraturi ed efficaci tali da dare serenità ed affidabilità alla cittadinanza».

Secondo Moscatelli occorre «stigmatizzare con molta forza la mancanza di programmazione e organizzazione da parte della Dirigenza dell’Area Vasta 2, una mancanza di organizzazione che può determinare un duplice danno. Per questo è opportuno che ci si confronti presto e bene con le organizzazioni sindacali, ponendo in essere tutte quelle azioni necessarie a rispettare i cittadini, le leggi ed i contratti nazionali di lavoro. Infatti, non da ultimo, abbiamo molti dubbi anche sulla legittimità dei paventati spostamenti di personale da Sassoferrato a Fabriano, poiché tali spostamenti sarebbero anche in contrasto con le regole regionali sulla mobilità del personale dipendente. Se ci saranno violazioni, staremo pronti a segnalarle agli organi competenti».