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Ospedale di Fabriano: carenza di infermieri, sos dei sindacati di categoria

Complessivamente sono 233 gli infermieri, sia a tempo determinato che indeterminato, e 75 gli Oss in servizio. Mancano, a oggi, almeno 30 infermieri e 40 Oss

Ospedale di Fabriano

FABRIANO – S.O.S infermieri a Fabriano. All’appello ne mancano almeno 30. Si sale fino a 40 unità, per gli Operatori Socio Sanitari. Si spera che questo gap possa essere colmato a breve.

Sta lentamente tornando alla normalità, l’attività all’interno dell’ospedale Engles Profili di Fabriano a seguito di questa seconda ondata di pandemia da Coronavirus. Ufficialmente ospedale No-Covid, nella realtà per molti giorni, ufficiosamente, lo è di fatto divenuto. Non sono stati pochi i giorni in cui sia i 4 posti letto approntati al Pronto soccorso, che i 10 posti letto nella cosiddetta “area grigia” allestita nei locali che ospitavano l’Hospice, trasferito nell’unità operativa di Medicina, erano tutti occupati. E il trasferimento dei pazienti positivi al Coronavirus in direzione dei presidi ospedalieri Covid+, è andato via molto a rilento. La direzione dell’Area Vasta 2 dovrà necessariamente capirne i motivi ora che la morsa pandemica sembra aver allentato la propria morsa.

Complessivamente sono 233 gli infermieri, sia a tempo determinato che indeterminato, e 75 gli Oss in servizio all’ospedale di Fabriano. Mancano, a oggi, almeno 30 infermieri e 40 Oss. «Questa carenza è un grave problema sottovalutato nel Sistema Sanitario Nazionale perché comporta conseguenze negative dirette sugli esiti di cura. Togliere tempo agli infermieri su mansioni alberghiere, di segreteria, igiene di base, infatti, aumenta il rischio sulla sicurezza delle cure e fa incrementare le infezioni ospedaliere», commenta Elsa Frogioni del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind. «Al pronto soccorso più della metà del personale è a tempo determinato. Diversi hanno vinto concorsi in altre Regioni e stanno ricevendo chiamate da quelle realtà che assumono. Ci sono colleghi – prosegue Frogioni – che, anche se con rammarico, accettano di andare in Umbria, Lazio o Emilia Romagna pur di firmare un contratto a tempo indeterminato».

Recentemente è stata firmata una determina in Area Vasta 2 per assunzione a tempo indeterminato di 8 infermieri dalla graduatoria dell’Emilia Romagna, ma i posti vacanti sono molti di più. Le preoccupazioni non riguardano solo il Pronto soccorso che lavora a pieno ritmo, ma anche in altre Unità operative. Il Nursind ha segnalato la questione all’Ispettorato del Lavoro di Ancona. «Nonostante due nostri solleciti, nessuno si ancora mosso» conclude Elsa Frogioni.