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Ospedale di Fabriano: Saltamartini e Acquaroli incontrano sindaci, sindacati e operatori

Ha fatto tappa in città, il tour di ascolto della Giunta regionale in vista della stesura del nuovo Piano sociosanitario. Manifestate le criticità e ciò che ci si attende

L'ospedale Engles Profili di Fabriano

FABRIANO – Si riaccende il faro sulla sanità territoriale con focus particolare sull’ospedale Engles Profili di Fabriano. Incontro positivo, ma con cautela, quello andato in scena ieri pomeriggio – 16 settembre – nella sala del consiglio dell’Unione montana, fra i sindaci, i sindacati, i rappresentanti ospedalieri, e la Giunta regionale.

«Continuiamo la serie di incontri, già avviati, per costruire insieme ai territori un Piano realmente rispondente alle necessità delle comunità locali. La pandemia ha posto nuove esigenze che vanno a sommarsi a quelle che le comunità locali già reclamavano. Le risposte che la Regione Marche offrirà, con la nuova programmazione sanitaria, scaturiranno dall’ascolto e dalla condivisione con le esigenze manifestate», le parole dell’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. «Contrastare lo spopolamento anche attraverso una sanità capillare e territoriale», gli ha fatto eco il Governatore marchigiano, Francesco Acquaroli.

Le richieste e le reazioni dei presenti

Da parte loro, i sindaci presenti – Fabriano, Genga, Sassoferrato, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico – oltre ai rappresentanti sindacali, hanno fatto presenti le difficoltà del presidio ospedaliero cittadino, legate alla chiusura del Punto nascita, il ridimensionamento di Pediatria, la mancanza di organico medico e infermieristico. È stata assicurata attenzione e tutto ciò che è possibile fare.

Presenti anche il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, la presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e il consigliere regionale Marco Ausili, oltre alla consigliera regionale della Lega, Chiara Biondi. «Coerenti con noi stessi, con il nostro programma elettorale e rafforzati nei nostri propositi per quanto sta accadendo a causa della crisi sanitaria originata dalla pandemia da Covid-19, stiamo incontrando i territori per poter scrivere e poi approvare un Piano Socio Sanitario che sia rispondente alle concrete e reali esigenze che ci vengono di volta in volta manifestate», le parole di Ciccioli.

«Le Marche sono l’unica regione italiana al plurale perché sono spalmate su un territorio molto vasto, dobbiamo cercare di creare un modello che possa dare assistenza sanitaria uniforme sia alle città della costa, che a quelle dell’entroterra, fino ai centri di montagna. Il caso Fabriano è emblematico di quanto possa essere miope la politica sanitaria della sinistra, soprattutto se animata anche da sentimenti di rivalsa personale che ledono, però, soprattutto i cittadini. Da parte nostra, come è stato ribadito ai rappresentanti delle Istituzioni presenti all’incontro di ieri pomeriggio, abbiamo assicurato una celerità maggiore per quel che riguarda la costruzione della nuova palazzina antisismica che ospiterà 4 sale operatorie e che, di fatto, farà dell’Engles Profili uno polo di eccellenza nelle discipline chirurgiche. Abbiamo inserito il progetto nell’elenco triennale delle opere pubbliche. In più, cercheremo di fare il possibile, in conferenza Stato-Regioni, per superare il Decreto Balduzzi o, almeno, far comprendere come un Punto nascita attivo nell’ospedale di Fabriano sia necessario.

Lo stesso dicasi per Pediatria e la carenza generale di personale medico e infermieristico. Non abbiamo la bacchetta magica, ci vorrà del tempo. Mortificare le singole realtà in favore di accentramenti ospedalieri unici, il Coronavirus lo ha dimostrato, non è la strada maestra. È nostra intenzione andare dalla parte opposta. Vale a dire favorire una sanità territoriale capillare, attraverso ambulatori poli-specialistici e medici di base e non solo, che possa limitare il ricorso e l’accesso agli ospedali. Quindi, non solo un’attenzione ai soli costi, seppur importanti per il Bilancio regionale, la vita umana non ha prezzo, ma razionalizzare le risorse a disposizione agendo su più fronti e – ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli – garantendo il diritto alla salute uguale per tutti i marchigiani a prescindere da dove risiedano».