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Ospedale, nuova mail di Santarelli ai vertici dell’Area Vasta

Il primo cittadino evidenzia tutta una serie di criticità che gettano nuove ombre sul futuro del presidio ospedaliero cittadino e che rischiano di aumentare quella "cattiva" pubblicità che non può far altro che aggravare la situazione esistente

Ospedale di Fabriano

FABRIANO – Ennesima mail ai vertici dell’Area Vasta n. 2 sull’ospedale Engles Profili da parte del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. Si avvicina il consiglio comunale aperto monotematico e il primo cittadino mette sul tavolo tutte le criticità presenti. «Sono carenze che mettono in serio rischio le prestazioni e il livello di sicurezza con le quali queste vengono offerte agli utenti», l’incipit del Sindaco.

«In particolare, evidenzio la situazione del blocco operatorio dove a causa della carenza di anestesisti, a fronte di una pianta organica di 17 professionisti oggi ne conta soli 11 e non si riescono a programmare gli interventi con puntualità nonostante lo sforzo, il sacrificio e la profonda dedizione del personale presente. Nonostante siano state concretizzate alcune procedure, che consentirebbero di avere a disposizione delle graduatorie dalle quali attingere, sembrerebbe che a causa di un blocco delle assunzioni non potranno arrivare quelle risorse che consentirebbero di programmare le attività. Anche nei mesi scorsi un concorso bandito per la sede di Fabriano dall’Area Vasta 2 ha visto le graduatorie utilizzate da strutture di altre Area Vasta. In sospeso resta anche una mobilità da Civitanova senza data con la speranza che la presa in carico nella nuova sede di Fabriano possa avvenire nel mese di ottobre. Mi risulta che a causa di questa carenza non sia ancora stata attivata l’agenda per il 2019 con la conseguenza che molti pazienti si stanno rivolgendo ad altre strutture anche fuori Regione».

Altra situazione riguarda il reparto Ortopedia «dove a fronte di una pianta organica di 8 operatori ne sono attualmente presenti 4. Questo comporta un grande sacrificio per riuscire a coprire i turni che nonostante tutto a volte rimangono scoperti con tutto quanto ne consegue a livello di sicurezza e di possibilità di soddisfare le richieste che arrivano dall’attività del Pronto Soccorso che attualmente è costretto a carichi di lavoro eccezionali vista la provenienza degli utenti anche dalla Vallesina. Mi hanno informato che attualmente sono in attesa di una delibera con la quale conferire l’incarico a 2 vincitori di un avviso già espletato. Inoltre, sono in vista delle cessazioni per pensionamenti e questo richiede che vengano espletati altri avvisi e concorsi per non avere ulteriori carenze di personale. Quello che stupisce è che non si riesca ad avere una programmazione in grado di sopperire almeno ai pensionamenti che non sono eventi imprevedibili».

Ancora, «la carenza di figure professionali riferite all’Ambito Territoriale Sociale dove nell’area della disabilità mi risultano assenti il neuropsichiatra infantile e lo psicomotricista mentre il neurologo è presente un solo giorno alla settimana. Il Dipartimento di salute mentale da anni non ha l’assistente sociale, funzione necessaria per l’attività con i pazienti e le due psicologhe che operavano all’interno del servizio non sono mai state sostituite. Per il servizio dipendenze patologiche è operativo un solo medico mentre in passato erano presenti due medici e uno psicologo e risulta assente anche la figura dell’assistente sociale. È facile immaginare il disagio che questo provoca nei pazienti e nelle loro famiglie che sono costrette a rivolgersi a professionisti privati dovendo sostenere costi molto pesanti».

Il sindaco di Fabriano, sorvola sulla situazione del reparto ostetricia «ormai nota e più volte trattata, potrei aver commesso degli errori per i quali mi scuso in anticipo, ma la situazione in alcuni casi è al limite dell’operatività e richiede un intervento immediato e una programmazione in grado di evitare di trovarsi in uno stato di cronicità che si dilunghi pericolosamente nel tempo. L’ospedale di Fabriano vanta numerose eccellenze che con un piccolo sforzo e un minimo di attenzione alle esigenze di personale potrebbe far diventare il Profili un centro di riferimento per un territorio molto vasto. La speranza è che alcune delle soluzioni che potrebbero alleviare i carichi di lavoro e consentire una migliore programmazione e che parrebbero pronte, come sopra rappresentato, possano presto venire sbloccate», la conclusione di Santarelli a cui si aggiunte l’invito alla partecipazione per il consiglio comunale aperto del 27 settembre alle 18.

Insomma, una situazione che preoccupa il primo cittadino di Fabriano e che potrebbe contribuire ad alimentare quella “cattiva” pubblicità che è fra le cause, a detta degli stessi operatori, per le quali i professionisti non scelgono l’ospedale di Fabriano che, come si evince dalle ultime mail a firma di Santarelli, sembrerebbe a rischio chiusura per come viene raccontato.