FABRIANO – Il neonato gruppo Marche in Salute punta il dito contro il governatore marchigiano per il rischio chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Ringraziamento, invece, nei confronti di «tutti gli esponenti istituzionali che si impegneranno e che si sono già attivati su questo tema sia a livello locale (consiglieri regionali e comunali) che a livello Parlamentare come il senatore Sergio Romagnoli e l’onorevole Patrizia Terzoni».
Ancora si devono ufficialmente presentare, ma hanno comunque chiaro il quadro della situazione sanitaria regionale, di Fabriano in particolare, tanto da lanciare endorsement specifici citando i soli esponenti del Movimento 5 Stelle.
«Il Gruppo Marche in Salute riunisce numerosi cittadini marchigiani interessati al futuro della sanità pubblica nella Regione e nelle prossime settimane presenterà i suoi componenti e i suoi obiettivi in un incontro pubblico nella città di Fabriano», sono gli unici indizi contenuti nella loro prima nota ufficiale diramata da poche ore. Per nomi, componenti e obiettivi, bisognerà avere la bontà di pazientare fino all’incontro pubblico o, in subordine, la probabile presenza in occasione del consiglio comunale aperto del 27 settembre prossimo.
Comunque sia, il gruppo Marche in salute, «in merito alla eventuale chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Fabriano, negli ultimi giorni abbiamo assistito a un preoccupante “scaricabarile” da parte della Regione, che prima ha cercato di tirare in ballo il Ministro Grillo e poi ha addirittura chiamato in causa il Sindaco di Fabriano, ipotizzando a suo favore una fantomatica delega, nonostante il fatto che sulla questione il primo cittadino non abbia competenze né strumenti diretti di intervento. È infatti la Regione, anche nella propria autonomia amministrativo-gestionale che le conferisce la Costituzione, ad avere la competenza e le relative responsabilità nella difficile situazione in cui versano sia il Punto nascita che l’intero ospedale di Fabriano. Ormai i nodi sono venuti al pettine: il Ministero della Salute, già prima dell’insediamento del Ministro Grillo, aveva dato parere contrario alla richiesta di deroga alla chiusura del Punto nascita di Fabriano evidenziandone alcune carenze rispetto agli standard di sicurezza, oltre che una bassa, e a nostro parere molto preoccupante, percentuale di utilizzo da parte del bacino territoriale di riferimento, in quanto molte famiglie preferiscono far nascere i propri figli lontano dall’area di residenza».
Come gruppo Marche in Salute «ci interroghiamo prima di tutto sulle ragioni che hanno generato questo stato di fatto in un ospedale importante come quello di Fabriano e chiediamo al Governatore Ceriscioli di attivare ogni iniziativa utile per scongiurare la chiusura del suo Punto nascita disponendone immediatamente la proroga, e stanziando i fondi, già con il prossimo bilancio regionale, per il suo potenziamento unitamente a quello dell’intero ospedale di Fabriano da anni incomprensibilmente penalizzato e sottodimensionato. Il primo obiettivo deve essere quello di garantire alle partorienti tutti gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza previsti dai protocolli, come la presenza h24 di anestesista, ostetrica, ginecologo e pediatra».