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Ospedale unico di Pesaro, il comitato dei residenti dice no a Muraglia

Un gruppo di cittadini critica il sito per ragioni «idrogeologiche, di inquinamento e di viabilità, meglio a Case Bruciate o Villa Fastiggi»

ospedale, medici, sanità

PESARO – Nuovo ospedale unico di Pesaro a Muraglia: dopo mesi di dibattito, manifestazioni e un nuovo silenzio sulla struttura, interviene il Comitato Residenti contro l’Ospedale a Muraglia. Che dice: «Stante l’incertezza dobbiamo purtroppo nuovamente rappresentare la nostra decisa contrarietà, crediamo ben fondata, alla realizzazione di qualsiasi ospedale (provinciale o locale) a Muraglia/Montegranaro, quartiere residenziale densamente popolato scelto da noi residenti per le elevate caratteristiche ecologiche e di tranquillità, al fine di poter scongiurare l’inevitabile considerevole inquinamento atmosferico ed acustico, sin dalla costruzione, oggi unanimemente riconosciuto come responsabile principale di numerose gravi patologie».

Il comitato cita le «criticità paesaggistiche di una zona verde protetta ai piedi del colle Ardizio, molto frequentata dai pesaresi nel tempo libero; idrogeologiche e di viabilità. Nel caso si trattasse di ospedale locale vi sarebbero diverse aree molto meno abitate come quella di Villa Fastiggi (sussiste progetto approvato e pagato su area di proprietà) o ex sede Pica che sono anche più facilmente raggiungibili. Diligentemente l’Ospedale di Torrette era stato realizzato su area praticamente disabitata, lontano da Ancona.
Che senso avrebbe costruire un nuovo ospedale in sostituzione del San Salvatore spostando la sede all’estremo sud del bacino d’utenza (Pesaro, Montelabbate, Vallefoglia, Gabicce Mare)? La recente ipotesi Case Bruciate sarebbe, invece, decisamente più baricentrica. Siamo sorpresi che la nuova Giunta Regionale, da poco insediatasi, si occupi già diffusamente di tale argomento, per giunta divisivo, quando noi cittadini ci aspettiamo che si impegni pressoché totalmente per contenere l’emergenza attuale (covid-19) soprattutto potenziando e migliorando le carenti cure a domicilio, più adatte alla popolazione maggiormente colpita, quella anziana che ogni giorno, purtroppo fa ancora registrare diversi decessi».

Un tema che ha portato a manifestazioni ma anche a nuove prese di posizione. E continui scontri politici sul tema dei fondi statali.

Così continua il Comitato Residenti contro l’Ospedale a Muraglia: «Troviamo altresì singolare che la nuova Giunta di centrodestra possa realizzare, come si continua a dire, la costruzione di un Ospedale provinciale o locale nella stessa sede scelta dalla giunta precedente (PD), cui l’elettorato, anche pesarese, ha sensibilmente ridotto – probabilmente anche per tale rilevante motivo – il proprio consenso reclamando così una generalizzata discontinuità.
Non verrebbe neppure rispettato quanto prevedeva il programma elettorale dell’odierno assessore alle opere pubbliche, Francesco Baldelli, …“realizzazione di un nuovo ospedale previa seria analisi costi/benefici“.
Lasciamo per ultimo l’aspetto economico che però è da considerare stante la costante lievitazione del debito pubblico per le indispensabili spese correnti del Covid-19. Taluni politici vorrebbero fare tutto: nuovo ospedale, ristrutturazione degli altri nosocomi provinciali da aggiungere ai lavori in corso al S. Salvatore, S. Croce. Ma chi paga? Auspichiamo che la classe politica locale (regionale e comunale), soprattutto centrodestra e 5 Stelle, ponga sempre più al 1° posto la salute dei loro cittadini».