ANCONA – Sarà ripristinata entro fine giugno l’attività ordinaria svolta dagli ospedali marchigiani dopo la rivoluzione imposta dall’emergenza coronavirus che ha stravolto l’assetto dei nosocomi della regione. Ad annunciarlo è stato il direttore generale Asur Marche Nadia Storti nel corso della conferenza stampa di presentazione del resoconto dell’attività svolta da Medici Senza Frontiere nelle Marche.
«Pensiamo di poter ripristinare entro la fine di giugno tutte le strutture» ha dichiarato Nadia Storti che, nel mantenere una linea prudente ha evidenziato, «sempre che la situazione epidemiologica non dovesse peggiorare o che ci siano complicazioni di altro genere». Insomma gli ospedali si avviano tutti ad essere Covid free e a rimettere mano alle agende per tornare a pianificare gli appuntamenti per visite ed esami diagnostici saltati per colpa della pandemia.
«La ripresa sta procedendo nei tempi cauti necessari per riprendere in sicurezza» ha sottolineato entrando nel dettaglio degli ospedali. La Storti ha infatti spiegato che il ripristino dell’attività ordinaria avverrà per tappe. «Abbiamo cominciato con la sanificazione degli ospedali che non erano già più Covid, di tutta la struttura e dei filtri di ricambio dell’areazione» ha spiegato, aggiungendo che «piano piano stiamo facendo anche gli altri ospedali».
Se l’ospedale di Urbino è già completamente “Covid free”, ha annunciato che probabilmente in settimana saranno completamente svuotati anche il nosocomio di Camerino e quello di Civitanova Marche. Gli ospedali di Jesi e Senigallia «hanno già eliminato tutte le coviderie principali», mentre Fabriano «è già pulito dall’inizio».
A metà giugno sarà la volta invece dell’ospedale di San Benedetto del Tronto.
Intanto l’Asur sta lavorando alla realizzazione dei percorsi differenziati di ingresso negli ospedali per i pazienti positivi, per chi deve sottoporsi al tampone e poi per chi non è positivo. Insomma una complessa macchina organizzativa da mettere in piedi che richiede tempo.
La Storti ha annunciato che stanno lavorando alla elaborazione delle liste d’attesa e alla nuova programmazione delle attività ambulatoriali, per le quali dovranno essere garantiti distanziamento e sanificazioni prima della visita o dell’esame diagnostico e successivamente.