Jesi-Fabriano

Al PalaCesari di Fabriano le ginnaste si allenano al freddo: la replica dell’azienda che gestisce l’impianto di riscaldamento

La CPM di Terni fornisce la propria ricostruzione dei fatti, fornendo anche una reportistica ufficiale relativa a novembre scorso, dalla quale si evince che la temperatura ambiente da garantire, 17 gradi come da contratto, è stata mantenuta nella stragrande maggioranza dei casi

Il PalaCesari di Fabriano, uno degli impianti che necessita di interventi urgenti

FABRIANO – La CPM di Terni, che gestisce gli impianti di riscaldamento e l’erogazione di calore del PalaCesari a Fabriano, rispedisce le accuse al mittente, fornendo anche una reportistica ufficiale relativa a novembre scorso, in merito alle polemiche scaturite dall’intervista alla stampa nazionale della pluricampionessa della ginnastica ritmica, Sofia Raffaeli, nella quale si faceva presente il freddo all’interno della struttura sportiva dove la Ginnastica Fabriano si allena. Dichiarazioni che hanno suscitato un vespaio di polemiche politiche, fino alla nota della sindaca Daniela Ghergo con la quale si evidenziava di aver appreso della situazione dalla stampa e che il Comune di Fabriano non gestisce l’erogazione di calore in quanto l’amministrazione in carica nel 2017, con determina n. 129, aveva affidato il servizio ad una società esterna, la CPM di Terni, che gestisce gli impianti di riscaldamento e l’erogazione di calore. Assicurando di aver subito avvisato la società che gestisce gli impianti di riscaldamento «affinché verifichi l’esistenza di eventuali anomalie e provveda a garantire condizioni confortevoli di riscaldamento nel palasport».

La replica

«Nel 2017 è stata indetta una gara, mediante procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che la CPM gestioni termiche spa si è regolarmente aggiudicata. Tra le incombenze, a carico dell’aggiudicatario, riportate nel capitolato d’appalto, si prevedeva la messa a norma e riqualificazione degli impianti. La CPM ha eseguito i lavori, con risorse proprie, per un importo pari a 988.500 euro. Nel 2000, con Delibera 734 del 24 novembre, è stato esteso l’affidamento del servizio termico anche per l’impianto del PalaCesari. Durante il periodo estivo, come da contratto, sono stati eseguito lavori per la sostituzione della caldaia e sistemazione del circuito termico a servizio dell’impianto sportivo in questione (escluse opere edili) per un investimento a carico CPM pari a 107.800 euro. L’edificio, al momento, presenta delle carenze strutturali, con conseguenti gravi dispersioni termiche, determinando un maggior consumo di vettori energetici che rimangono comunque a carico del gestore», si legge nella nota dell’azienda con sede a Terni. Nel corso dei 6 anni di espletamento del servizio di gestione climatizzazione, «fatto salvo piccoli interventi di manutenzione straordinaria, non si è ricevuta nessuna lamentela, da parte delle utenze per disservizi o rilevazione di temperature non conformi, PalaCesari incluso. La temperatura da garantire in ambiente per l’impianto sportivo, stabilita da contratto, è pari a 17 gradi centigradi. La società ha sempre fornito tale comfort in ambiente e a dimostrazione di quanto asserito alleghiamo la reportistica registrata relativamente al mese di novembre scorso». Secondo la quale vi sono state: 86 letture di temperature superiori ai 17 gradi; 10 letture di temperature inferiori ai 17 gradi; 3 letture comprese nei valori dei 17 gradi.

«Ci dispiace per la situazione creatasi anche in considerazione del fatto che l’azienda impiega notevoli risorse per gestire al meglio gli impianti pur trattandosi di mezzi meccanici ed elettronici soggetti, in alcuni casi, a malfunzionamenti. Nella speranza di aver contribuito a fare chiarezza sull’accaduto, auguriamo al comune di Fabriano di fare altri “cattivi affari” come la convenzione attivata con la CPM», conclude ironicamente la nota dell’azienda.