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PalaGuerrieri inagibile, le società sportive: «Va trovata una soluzione in fretta»

Il basket finirà la stagione a Cerreto, il presidente Di Salvo: «Costruiamolo nuovo». Santini della ginnastica: «Addio grandi eventi di ritmica». Gambini del pugilato: «Siamo senza casa»

Il PalaGuerrieri di Fabriano, l'ingresso del lato sud

FABRIANO – «In questi giorni ci troviamo a parlare di qualcosa fino a poco tempo fa inimmaginabile: ieri (14 aprile, nda) il nostro sindaco Gabriele Santarelli ha comunicato l’inagibilità del PalaGuerrieri». 

Sono le parole di Mario Di Salvo, presidente della Ristopro Janus Fabriano militante in serie B di basket, una delle società che più utilizzano (ormai meglio dire “utilizzavano”) il massimo impianto sportivo fabrianese da oltre 4 mila posti, costruito nel 1983, che ha manifestato “irreversibili criticità strutturali” dopo gli ultimi controlli tecnici, tanto da essere stato chiuso e dichiarato inagibile. 

Il PalaGuerrieri durante il derby Fabriano-Jesi del 23 dicembre 2019 (foto di Marco Teatini)

«Ringrazio – prosegue Di Salvo – il sindaco di Fabriano per la comunicazione tempestiva e la sensibilità dimostrata nei nostri confronti, per averci aiutato nell’accordo con il Comune di Cerreto d’Esi, presso il cui palasport concluderemo questo campionato».

Di Salvo passa poi all’analisi della triste situazione venutasi a creare: «Per noi, come per le altre società che operavano all’interno del palasport, è stato come un fulmine a ciel sereno… In questo momento è inutile cercare colpevoli nel presente o nel passato, una cosa deve premere tutti noi e soprattutto l’Amministrazione comunale: accelerare i tempi, perché una città che ha due società che la rappresentano a livello nazionale (basket e ginnastica ritmica, nda) merita una struttura che possa consentire di operare tranquillamente senza ostacoli, ostacoli che il periodo storico attuale già presenta ogni giorno per il regolare svolgimento dell’attività stessa…».

Mario Di Salvo, presidente della Ristopro Janus Fabriano basket di serie B

Quale potrebbe essere, dunque, una soluzione? «In prima persona – prosegue Di Salvo – mi sono mosso e abbiamo introdotto al Sindaco un’opportunità che ci era stata proposta a noi società tempo fa: la costruzione di un impianto sportivo da nuovo. Nei prossimi giorni mi sentirò personalmente con il Sindaco e con chi mi aveva introdotto questo progetto».

È ben consapevole del “problema PalaGuerrieri” anche Leandro Santini della Consulta cittadina per lo sport, nonché dirigente storico della pluripremiata Ginnastica Fabriano, militante in serie A1, che ha vinto gli ultimi quattro scudetti italiani di fila. «La nostra sede di allenamento è il vicino PalaCesari – dice Santini – ma al PalaGuerrieri abbiamo sempre organizzato i grandi eventi nazionali, ai quali ovviamente adesso dobbiamo rinunciare… Serve una soluzione rapida, all’Amministrazione comunale chiediamo di percorrere la strada “meno burocratica” possibile per non perdere troppo tempo».

Leandro Santini, dirigente della Ginnastica Fabriano di serie A1 di ritmica

In difficoltà anche la boxe: la Pugilistica Fabrianese Liberti, infatti, è un’altra società che dal 2015 “vive” in una delle palestre interne del PalaGuerrieri. «Ora siamo senza casa – dice la segretaria Sara Gambini. – Abbiamo chiesto al Comune la possibilità di utilizzare la vecchia piscina, che però è chiusa da quasi vent’anni… Siamo disponibili a dare una mano per la pulizia. Aspettiamo una risposta a giorni. Altrimenti, non so proprio dove potremo portare il”ring” e tutti gli attrezzi per allenarci…».

Sara Gambini, segretaria della Pugilistica Fabrianese Liberti

È bene dire che il PalaGuerrieri non era solo “sport”, ma anche location per eventi di ogni genere, oltre ad essere stato un “rifugio” fondamentale nei momenti di calamità come i terremoti del 1997 e del 2016, quando venne utilizzato come dormitorio degli sfollati.