ANCONA – «È colpa dei basamenti, plinti fatti male, con una procedura che oggi non si usa più. Questo ha causato il movimento della palazzina che stavamo già monitorando. Occorrerà fare un intervento alle fondazioni anche del palazzo attaccato e che costituisce un immobile unico». Arriva in via Pesaro poco dopo le 17, l’ingegnere Vladimiro Muti, che segue il condominio del civico 41 dove questa mattina l’amministratore condominiale Andrea Aru (leggi l’articolo), su suggerimento dell’ingegnere stesso, ha chiesto un intervento dei Vigili del fuoco per controllare la staticità del palazzo. Due notti fa infatti i condomini hanno sentito degli scricchiolii dal tetto. Così hanno allertato l’amministratore. L’ingegnere Muti era stato incaricato dagli inquilini di monitorare la palazzina dopo che quella accanto, al civico 39, era stata oggetto di lavori di ristrutturazione. Nel pomeriggio è andato quindi a vedere l’immobile, che ora dovrà essere sgomberato, trovando alcuni inquilini arrabbiati per la situazione. In serata infatti è attesa la comunicazione, da parte dei Vigili del fuoco, al Comune relativa all’inagibilità del palazzo. Toccherà poi all’ufficio tecnico provvedere ad una ordinanza di sgombero come è avvenuto martedì per un altro immobile a Collemarino abitato da quattro famiglie.
«Stiamo monitorando la palazzina da un anno – spiega Muti – questo è un immobile del 1959 fondato su pliti e su un terreno parzialmente da riporto. Probabilmente la siccità estiva ha aggravato la situazione». Per i pompieri, tornati anche nel pomeriggio, l’immobile così non è sicuro. Al momento sono tre donne ad occupare tre appartamenti dell’ala destra, la più anziana ha 94 anni. L’ala sinistra era stata fatta già sgomberare con una ordinanza del 21 luglio scorso. Da quel lato era stato anche puntellato il porticato e i fermi sono ancora presenti. Delle tre donne prossime a lasciare le abitazioni due sono proprietarie e una, di 84 anni, è in affitto ma non è disposta a lasciare l’appartamento.
Ai pompieri e all’amministratore ha detto che non è intenzionata ad andarsene, nemmeno di fronte ad una ordinanza. «Sono anziana – ha detto durante il sopralluogo del pomeriggio – vi firmo una carta ma non me ne vado. Non saprei dove altro vivere». L’ingegnere Muti non esclude che, in caso di un intervento alle fondazioni, questo potrebbe riguardare anche il palazzo al civico 39 che è attaccato a quello del civico 41. Per questa notte le tre inquiline rimarranno nel palazzo in attesa dell’ordinanza comunale che dovrà essere inviata all’amministratore del condominio.