FABRIANO – «Tre anni di lavoro, cercando di coinvolgere associazioni, giovani e famiglie perché il Palio di San Giovanni Battista è la festa della città della carta». Con queste parole, Paolo Mearelli, si conceda ufficialmente dalla presidenza dell’Ente autonomo che gestisce il Palio di San Giovanni Battista a Fabriano. Un mandato durato, appunto, un triennio nel corso del quale la manifestazione è molto cresciuta.
«Vogliamo ringraziare tutti, ma proprio tutti coloro che hanno permesso di rendere unica e straordinaria questa XXIII edizione. Per noi – ha detto – si chiude una pagina. Tre anni di storia che ci hanno visti impegnati a valorizzare ed accrescere il contributo delle associazioni fabrianesi nel Palio, a mettere il Palio al centro della città, a coinvolgere tutti i cittadini perché noi crediamo fermamente che il Palio è davvero di tutti nessuno escluso».
Dunque, un grande lavoro di squadra che ha il suo culmine durante i giorni di giugno, ma che è figlio di mesi di intenso lavoro.
«Da soli – ha ribadito – avremmo potuto fare ben poco. Senza il contributo piccolo o grande che sia, di ognuno di voi, dei portaioli, di ogni cittadino di questa città che, se vuole, può rinascere in qualsiasi momento». Associazioni, istituzioni, enti pubblici, giovani: tutti sono stati inviati al Palio. L’obiettivo del consiglio guidato da Paolo Mearelli è stato quello di aprire la rievocazione alle nuove generazioni, parlare il loro linguaggio sui social network, coinvolgere tutti, per il bene di Fabriano. I numeri sono la dimostrazione: serate in centro storico sempre gremito, solo alla finale 10mila persone, infiorate ammirate da visitatori provenienti da tutta Italia e dall’Europa, Hostarie apprezzate ogni sera, più di mille i volontari impegnati.
«In questa edizione si sono visti molti turisti durante i due fine settimana a disposizione, grazie al lavoro di comunicazione che è stato fatto sia sui social che sulla carta stampata. Abbiamo iniziato a stringere collaborazioni con Marche Tourism e anche con le Grotte di Frasassi: avviato, quindi, un percorso importante che andrà ulteriormente potenziato nel tempo. Da evidenziare anche la tappa fabrianese del Photowalk che ha promosso in maniera molto veloce ed efficace il Palio e la città della carta». L’ultima edizione verrà ricordata anche per la prima rievocazione storica che ha portato la corsa nel Medioevo e nel centro storico di Fabriano: i runner sono arrivati in città anche da zone limitrofe e hanno respirato l’aria magica del Palio.
«È stata, in conclusione, un’esperienza e un laboratorio dove abbiamo dimostrato che si può lavorare con diverse specificità ma con un obiettivo comune: Fabriano e il bene comune. Chiaramente – dichiarato Paolo Mearelli – ci sono delle cose che dovranno essere migliorate, ma che sicuramente non possono essere prese come spunto per sminuire il lavoro fatto da un gruppo, dalle porte e da una città in cammino non senza difficoltà. Solo l’aver fatto conoscere tanti luoghi del centro storico sconosciuti ai più è motivo d’orgoglio».
Un elogio particolare alla sicurezza. L’edizione 2017 è stata la prima dopo diversi fatti gravi di cronaca avvenuti in Italia e all’estero. Per questo, su disposizione del ministero dell’Interno, sono stati potenziati i controlli e sono state innalzate le misure di sicurezza. In occasione della Sfida del Maglio il coordinamento delle Forze dell’ordine gestito dal commissario Capo Sandro Tommasi ha funzionato al meglio e ha permesso il normale svolgimento della manifestazione. «Le precauzioni messe in campo, come i panettoni di cemento nelle vie di fuga per bloccare l’accesso ai mezzi e i controlli degli zaini all’ingresso in piazza – ha concluso Mearelli – hanno tranquillizzato tutti. Alle forze dell’ordine, quindi, va il nostro grazie per il lavoro fatto giorno e notte durante il Palio di San Giovanni Battista».