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Lardini, Filippo Schiavo sarà l’assistente di Chiappini

Il tecnico carpigiano di 34 anni sarà il vice di Luca Chiappini sulla panchina delle filottranesi nella prossima stagione. Per lui tante collaborazioni eccellenti e un percorso ricco di grandi risultati

Filippo Schiavo, coach Lardini

FILOTTRANO- Filippo Schiavo entra ufficialmente a far parte dello staff tecnico della Lardini Filottrano 2018-2019. Il tecnico di 34 anni, nato a Carpi, sarà il Vice di Luca Chiappini per quel che si prospetta una stagione lunga e ricca di insidie. Un passato ricco di collaborazioni eccellenti a partire dal 2010 a Modena, dove insieme allo stesso Chiappini è stato a finaco di Coach Cuccarini. Dal 2012 al 2014, a Piacenza, ha coadiuvato Davide Mazzanti prima e Giovanni Caprara poi prima di trasferirsi in Francia al seguito di Riccardo Marchesi. Prima dell’accordo con la Lardini due stagioni a Modena, dove è stato l’assistente di Miceli, Gaspari e Fenoglio:

«Per uno che fa l’assistente è una grande fortuna aver potuto lavorare con tecnici così bravi, diversi caratterialmente e anche tecnicamente – ammette Coach Filippo Schiavo che come detto sarà di nuovo al fianco di Luca Chiappini – Con Luca abbiamo iniziato insieme un percorso all’estero , ma è sempre rimasta l’amicizia e la stima professionale, anche se abbiamo lavorato assieme solo un anno. Quando vieni chiamato è sempre piacevole ed è anche sorprendente, considerato che la concorrenza è tanta e i posti disponibili sono limitati. A Filottrano cercherò di portare l’esperienza e la professionalità che ho maturato in questi anni. Arrivo in una realtà che conosco poco, ma l’ambiente mi ha già impressionato per la vicinanza e la familiarità, che ritendo essere un valore aggiunto. A livello personale è anche un’occasione di rivalsa dopo una stagione non certo positiva. La chiusura della società a Modena ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma nel nostro mondo i club vivono grazie a coloro che investono i loro soldi e le scelte non sono sindacabili. Personalmente alle famiglie Cerciello e Marchi non posso che dire grazie»