Ancona-Osimo

Parco del Conero: sinergia per la prevenzione degli incendi. Monitoraggio con droni

Al via la campagna AIB (Antincendio Boschivo) per un’attività sperimentale di monitoraggio e prevenzione con l’utilizzo di droni grazie al Nucleo Operativo Aereo. Il presidente Conte: «Passo avanti importante per la tutela del Parco»

SIROLO – La Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche in sinergia con l’Ente Parco Regionale del Conero, nell’ambito della Campagna Antincendio Boschivo durante il periodo di pericolosità incendi boschivi (1 luglio-15 settembre), ha avviato un’attività sperimentale di avvistamento incendi con utilizzo di Droni nel territorio del Parco del Conero a supporto delle squadre antincendio di pronto intervento (Nos) e di avvistamento mobili operative all’interno dei 6mila ettari dell’area protetta.

L’attività di avvistamento incendi con droni viene svolta nel rispetto di tutte le norme di tutela che regolano le attività di sorvolo all’interno del Parco. In base alle competenze di tutela ambientale e a seguito dell’istituzione nel 2019 della “Riserva Parco Regionale del Conero (An)” dello spazio aereo, l’Ente parco ha rilasciato l’autorizzazione al sorvolo in aree boscate del Monte Conero appartenenti a siti di interesse comunitario della Rete Natura 2000.

In particolare, sono state escluse possibili interferenze negative sulle specie di interesse comunitario di Falco Pellegrino nidificante sulla falesia del Conero e del Succiacapre, uccello notturno.

L’organizzazione di volontariato impegnata nell’attività è il Nucleo Operativo Aereo (NOA ODV) specializzata nell’utilizzo dei droni, che dispone di tutte le abilitazioni e del riconoscimento di equiparazione dei propri velivoli a velivoli di Stato.

L’organizzazione ed i volontari impiegati operano dietro attivazione della Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio della Regione Marche e in diretto contatto con la Sala Operativa Unificata Permanente regionale.

Il drone utilizzato è del tipo M30T, dotato di termocamera ad alta risoluzione, zoom 200x, puntatore laser e software progettati per la ricerca di incendi. È molto importante poter individuare fonti di calore anomale ancora prima che diventino incendi. Una volta individuata l’anomalia termica il pilota effettua una verifica con zoom trasmettendo, in caso di accertamento positivo, le immagini in tempo reale e le coordinate alla sala operativa. Da lì poi parte tutta la procedura di pronto intervento coinvolgendo le autorità preposte e l’Ente parco.

«Si tratta di un progetto per ora sperimentale che segna un deciso passo avanti nella prevenzione degli incendi», dice con soddisfazione Luigi Conte, presidente del Parco del Conero. «La tutela e la conservazione di quest’area protetta, autentico scrigno di biodiversità, sono la nostra priorità. La collaborazione con la Regione Marche e il prezioso contributo di volontari altamente qualificati – conclude il presidente Conte – ci consentono di utilizzare strumenti d’avanguardia per proseguire l’attività di tutela del territorio dagli incendi che deve passare, tuttavia, necessariamente per il senso civico e di responsabilità di tutti i fruitori del Parco a rispettare le norme e i divieti e a non porre in essere comportamenti che possano provocare inneschi anche accidentali».