FABRIANO – La maggioranza pentastellata di Fabriano tira dritto e non fa una piega nei confronti del parere negativo messo, nero su bianco, dal collegio dei Revisori dei conti. Approvata a maggioranza la variazione di bilancio conseguente alla modifica al Piano triennale delle opere pubbliche. L’atto dovrebbe essere sottoposto al vaglio della Corte dei Conti. Le opposizioni votano contro.
La penultima seduta consiliare, prima della pausa estiva, del consiglio comunale di Fabriano ha fatto registrare momenti di aspro confronto fra maggioranza e opposizione. Quest’ultima ha mosso critiche al documento, anche in considerazione del parere negativo dei Revisori dei conti su vari aspetti, quali l’utilizzo della somma urgenza per alcuni interventi. Ma i pentastellati non hanno avuto alcun ripensamento e sono andati dritti per la loro strada.
La variazione di Bilancio è molto consistente, oltre 2 milioni di euro, comportando una serie di modifiche all’elenco triennale delle opere pubbliche. A titolo esemplificativo, è stata eliminata la rimozione dell’amianto dalla scuola elementare Mazzini, per 390.000 euro, oltre a interventi sull’illuminazione pubblica e lavori alla scuola Ciampicali. Mentre è stato anticipato l’adeguamento sismico della Marco Polo per un costo di oltre 1.300.000.
«Eravamo sicuri che l’amianto venisse tolto – ha osservato il capogruppo consiliare del Pd, Giovanni Balducci – tanto è vero che la Giunta comunale precedente aveva avviato le procedure. Mancavano solo un paio di passaggi previsti dalla normativa, ma non sono stati fatti».
A rispondergli il sindaco Gabriele Santarelli. «Sulla Mazzini abbiamo rilevato un errore, per cui alla fine abbiamo optato per togliere l’intervento dal piano delle opere pubbliche». Concetto ribadito dall’assessore ai Lavori pubblici Cristiano Pascucci che ha rimarcato l’importanza di questo lavoro, ribadendo la volontà di operare per trovare risorse adeguate.
Stralciati anche i 600.000 euro ipotizzati per la realizzazione delle nuove sedi di Polizia di Stato e Guardia di finanza all’ex Fermi. «Va ricordato – ha sottolineato Santarelli – che da quando è iniziato l’iter per la realizzazione delle due sedi, c’è stato il terremoto. Poi, due scuole non hanno risposto ai criteri di vulnerabilità sismica. Rinunciare al mutuo, però, ci ha permesso di liberare risorse per interventi di somma urgenza».
Ed è proprio l’utilizzo della procedura della somma urgenza per alcuni interventi, in primis la frana di Collepaganello, che ha fatto sorgere dei dubbi, almeno nei revisori dei conti, tanto da indurli a emettere un parere negativo su alcuni atti. Un aspetto, questo, che ha suscitato serie perplessità nell’opposizione. «Si va ad approvare un documento – ha evidenziato il capogruppo di Forza Italia, Olindo Stroppa – nonostante il parere negativo dei revisori dei conti. In tanti anni di attività politica e consiliare, non avevo mai assistito a una situazione del genere».
Ha riportato chiarezza sulla questione Immacolata De Simone, dirigente del settore Finanze. «L’avanzo di amministrazione è di 2,9 milioni di euro, ma questa somma, pur disponibile, non è utilizzabile, poiché deve essere rispettato il vincolo di finanza pubblica, ossia il pareggio di bilancio. Per ora si possono utilizzare 471.000 euro. Inoltre, sono previste le risorse per coprire le somme urgenze. Si è proceduto in modo regolare nel pieno rispetto delle normative». Alla Corte dei Conti, l’eventuale bollinatura di quanto affermato dal dirigente comunale.