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Parrucchieri ed estetiste, Ceriscioli: «Prova superata brillantemente»

Il presidente regionale, dopo le simulazioni nelle quali sono state sperimentate le misure di sicurezza per la riapertura anticipata di acconciatori e centri estetici, ha spiegato che il Ministro Boccia ha mostrato apertura sulla data del 18 maggio

La prova presso il salone Amoa

ANCONA – «Ci hanno dimostrato una attenzione e un livello notevole, speriamo sia lo standard sul quale tutti ripartono con la consapevolezza per noi importantissima che per ripartire bisogna trasmettere sicurezza». Interviene così il presidente regionale Luca Ceriscioli sulle due prove per la riapertura anticipata al 18 maggio di parrucchieri ed estetiste, che si sono tenute questa mattina presso i saloni Amoa e Stefania Team di Ancona. Una ripartenza sulla quale Regione e associazioni di categoria, Cna e Confartigianato, stanno lavorando alacremente per permettere di anticipare rispetto alla data del 1 giugno, annunciata dal Governo, e sulla quale il ministro Boccia sembra aver dato segnali di apertura.

«Prova superata brillantemente» dichiara Ceriscioli nel precisare che sulla data di riapertura di parrucchiere e saloni di estetica «le Regioni stanno chiedendo di essere loro a decidere queste date e non i Dpcm (ndr. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), ma se il quadro rimane quello di oggi è il 18 e se ci fosse la disponibilità a fare prima questo ci permetterebbe anche di fare valutazioni diverse».

Sonia Brunella e Luca Ceriscioli

Affrontando la questione delle linee guida il presidente ha spiegato che «non sono la volontà di mettere lacci e laccioli alle attività, ma di creare un percorso per permettere di riaprire presto e di poterlo fare con le misure giuste». Come ha sottolineato infatti, si tratta di «un percorso fatto di grande responsabilità, perché la ripartenza della curva dei contagi non ce la possiamo permettere».

«La simulazione è andata bene: sono tutti promossi» ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Manuela Bora presente alle prove insieme al direttrice generale di Asur Marche, Nadia Storti. «Da domani, si comincia a divulgare il protocollo, almeno per dare ai negozi la possibilità di effettuare le modifiche necessarie».

La prova nel salone Stefania Team. A destra l’assessore regionale Manuela Bora e la direttrice Asur Marche Nadia Storti

«Ho notato – sottolinea l’assessore –  una grande consapevolezza da parte di questi professionisti nel voler aprire in un momento delicato come questo adottando tutte le misure di sicurezza, come le estetiste, per esempio, che indosseranno la visiera».

Poi toccherà a bar, ristoranti e mercati. «Ci sarà un’altra simulazione per l’applicazione del protocollo di sicurezza – conclude Bora -. La Regione sta cercando di procedere in maniera tale da garantire la ripresa delle attività commerciali nei tempi giusti per garantire la massima sicurezza».

«Abbiamo dimostrato che applicando i disciplina si può ripartire in sicurezza e in tempo utile per preparare gli imprenditori» spiega Marco Pierpaoli segretario generale Confartigianato Imprese Ancona, Pesaro e Urbino, presente alle simulazioni. Imprenditori che, spiega Pierpaoli «hanno un forte senso di responsabilità e stanno adottando accorgimenti anche superiori a quelli previsti dalle linee guida del Governo pur di ripartire. Se non si riparte velocemente il rischio è che il 20% delle imprese non riescano a riaprire».

«Le imprese del settore sono attrezzate in maniera efficace per operare in sicurezza e riescono a rispettare i protocolli» spiega Riccardo Battisti, responsabile del settore Acconciatori ed Estetiste di Cna, che pone l’accento sulla questione del lavoro sommerso che potrebbe sottrarre a chi è in regola un 30% del lavoro se non arriveranno presto le aperture. Una modalità, quella di rivolgersi al lavoratore abusivo facendolo venire a domicilio, che potrebbe poi rischiare di diventare consolidata producendo, secondo il responsabile del settore di Cna, un danno che si andrebbe a sommare a quello già prodotto da due mesi di chiusura.