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Partito ufficialmente il progetto Annual Meeting 2019 a Fabriano

In città, dal 5 al 9 giugno 2019, arriveranno oltre 400 delegati di 180 città creative Unesco, 72 diversi Paesi in rappresentanza di cinque continenti, presenti anche i vertici dell’Associazione, che si confronteranno sul tema scelto per l’Annual meeting 2019: La città ideale

Un momento della conferenza stampa di presentazione

FABRIANO – Partita ufficialmente oggi, 9 marzo, la lunga marcia di avvicinamento all’Annual Meeting Unesco che Fabriano ospiterà dal 5 al 9 giugno 2019. Scelta la sede cittadina, via Gioberti 5, nel Palazzo della Fondazione Carifac, «cuore della città, sempre aperta al pubblico, per incontrare chiunque voglia confrontarsi e contribuire alla trasformazione e al rinnovamento della nostra realtà», come ha evidenziato l’Ambasciatrice di Buona Volontà Unesco, Francesca Merloni.

Dunque, ci siamo. La città di Fabriano ha lanciato il primo step, le Basi, per l’importantissimo appuntamento del 2019, quando in città arriveranno oltre 400 delegati di 180 città creative Unesco, 72 diversi Paesi in rappresentanza di cinque continenti, presenti anche i vertici dell’Associazione, che si confronteranno sul tema scelto per l’Annual meeting 2019: La città ideale.

A presentare questo inizio, il presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, l’assessore con delega ai Grandi eventi, Moreno Pieroni, e la vera anima ispiratrice del progetto Unesco in città, che il 4 ottobre 2017 ha ricevuto il riconoscimento di Ambasciatrice di Buona Volontà, Francesca Merloni.

«La Fondazione Carifac è lieta di poter ospitare la sede di Fabriano dell’Unesco ed è pronta a dare un supporto logistico e di relazione. È fondamentale sviluppare attività di rete, un unico progetto di rete, di territorio, di Regione che rappresenti un fil rouge che leghi tutte le attività per lo sviluppo territoriale», le parole di Marco Ottaviani.

«È un giorno importante perché finalmente abbiamo mollato gli ormeggi, stiamo compiendo il primo passo per la città, dopo aver lavorato mesi in modo sotteraneo. Molti soggetti coinvolti, un lavoro di squadra per un banco di prova importante per darci ulteriore slancio come punto di partenza», ha evidenziato il primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli.

«Un momento importante perché oggi diamo il via a un progetto cantierato da tanto tempo. Fabriano si pone al centro della regione e dell’Italia. Siamo attenti e vicini a questa iniziativa, 150mila euro erogati. Fare squadra, sinergia è la strada vincente e porterà risultati importanti nel dare un’ulteriore vetrina a questo territorio», le affermazioni dell’assessore Pieroni.

«Un grazie sentito alla Fondazione Carifac per averci dato una sede importante in un edificio storico nel cuore della città. Grazie al sindaco Santarelli per la collaborazione immediata e alla Regione per esserci sempre stata vicina. Dal 5 al 9 giugno 2019, data ipotizzata, Fabriano è chiamata a dare il meglio. Ci saranno tanti incontri preparatori, a partire da oggi pomeriggio, alle 18 all’Oratorio della Carità, per incontrare tutti i fabrianesi che vogliono – a titolo personale o come Associazione – impegnarsi nell’organizzazione di questo grande evento. Si può lavorare insieme, senza distinzioni perché è un progetto per e con la città», ha evidenziato Francesca Merloni.

Dunque, un progetto a largo respiro «che fornirà gli strumenti per ripensare la città. Saranno realizzati sette padiglioni gestiti da Fabriano e dalle altre città creative Unesco italiane: Bologna, Torino, Parma, Roma, Milano, Pesaro e Alba. All’interno dei padiglioni si discuteranno i temi dell’Annual meeting e, poi, dalle 17 eventi culturali. Il tema principale dell’evento è “La città ideale” che sarà declinato in tre sotto aree: nuovo saper fare; la città anti-fragile che resiste e migliore; la valutazione degli impatti delle imprese culturali nello sviluppo locale. Durante i giorni dell’Annual Meeting si svolgeranno anche due riunioni plenarie. Ci sarà anche un ottavo padiglione che racchiude il mio mandato da Ambasciatrice per l’Unesco: intervenire e aiutare quelle città vittime di disastri naturali o guerre, e ripensarle con nuove chiavi di sviluppo. Ci sarà ciò che è stato già fatto con il progetto Rinasco e quello che ancora i farà», ha concluso Francesca Merloni.

I padiglioni, molto probabilmente, tutti allocati nel cuore del centro storico potrebbero rimanere per circa quattro mesi, in modo tale da rafforzare il potenziale turistico per la città di Fabriano.