ANCONA – Se vi state chiedendo cosa fare a Pasqua, ecco la risposta: fra mete nostrane, escursioni marchigiane, gite fuori porta e viaggi last minute c’è l’imbarazzo della scelta. In provincia di Ancona, per chi vuole godere delle temperature primaverili di queste settimane, ci sono «Numana e Sirolo che per gli esperti, però, saranno super congestionate».
La guida ambientale escursionistica Federica Feliciani consiglia di virare verso i borghi e i musei, sempre che siano aperti per il giorno di Pasquetta: «Ad Ancona c’è il museo Omero e anche a Recanati c’è una ricca offerta culturale».
Ad Offagna sono tre i musei che vengono spesso scelti dai turisti: «Il museo della Resistenza, quello naturalistico e l’altro, della rocca. Chiaramente – precisa – bisogna accertarsi che siano aperti». Per chi preferisce restare all’aria aperta, invece, bene Cingoli, così come tutti gli altri borghi della zona.
«Il lago di Castreccioni o il lago di Gerosa (vicino Montemonaco) sono belle escursioni da fare», sottolinea Feliciani, che prosegue: «In questo periodo in cui la natura si risveglia, ricordiamoci di avere rispetto per i fiori e l’ambiente. Non cogliamoli per portarli a casa, che tanto poi di solito muoiono dopo pochi giorni».
«Ritagliamoci del tempo coi bambini – propone la guida – per insegnare loro i nomi delle piante e fare attività all’aperto. Facciamo foto, ma prendiamoci cura della nostra terra, la nostra casa».
Intanto c’è anche chi ha già voglia di caldo estivo e di temperature bollenti: «Sono tornata quindici giorni fa dall’Arabia Saudita e adesso – spiega Roberta Cinti, dell’agenzia Cinti viaggi – va forte il Mar Rosso e tutto l’Egitto».
«Se i giovani preferiscono i voli low cost con viaggi last minute, gli adulti hanno iniziato nuovamente a rivolgersi alle agenzie di viaggi. Lavoriamo davvero tanto – fa sapere Cinti – e ne siamo contenti. I tempi del covid? Per fortuna, sono ormai un ricordo lontano».
Per il ponte di Pasquetta, gettonatissime «le capitali europee. Da Parigi a Bruxelles, passando per Londra». Ma la Cina, che ha riaperto da poco le frontiere, «non è ancora così richiesta. Al contrario abbiamo il Giappone e gli Stati Uniti, con New York in cima alla lista».
I costi? «Beh, per Pasquetta si spende sui 1500/1600 euro. Le capitali europee si visitano in 5-6 giorni, mentre al Mar Rosso si resta circa 8 giorni. Chi non ha mai avuto problemi di spesa generalmente non li ha neppure ora. Poi c’è chi opta per due viaggi più corti anziché per il solito viaggio lungo».
«Il caro benzina ha influito e i parcheggi per i bus, nelle città d’arte (come Roma o Venezia), sono alle stelle. Credo però ci sia pure qualche albergatore che speculi, ma questa è solo una mia opinione personale». Per chi vuole restare in Italia, c’è «la fantastica costiera amalfitana, con Brescia e Bergamo (entrambi capitali della cultura)».