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Pd Jesi, parte la campagna d’ascolto del candidato sindaco Pirani

Parte domani sera alle 21 al centro sociale di Borgo Minonna la serie di incontri nei quartieri della città del candidato sindaco democrat, che contesta l'operato dell'attuale amministrazione

Il capogruppo del Pd di Jesi, Osvaldo Pirani

JESI – Parte domani sera alle 21 al centro sociale di Borgo Minonna la serie di incontri nei quartieri della città del candidato a sindaco del Pd Osvaldo Pirani. La campagna d’ascolto del candidato dem è stata presentata alla Casa del Popolo dallo stesso Pirani, alla presenza fra gli altri del segretario cittadino Pierluigi Santarelli. «Jesi deve recuperare la sua identità» ha detto Pirani, che ha avuto modo anche di dire la sua su questo avvio di campagna elettorale, sulle alleanze sfumate a sinistra per il Pd, sull’attuale amministrazione comunale e sui netti contrasti fra il sindaco Massimo Bacci e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, del cui Organo di indirizzo Pirani fa parte.

«Partiamo dai quartiere periferici dove il disagio si respira di più- dice Pirani- in questi anni credo sia mancata attenzione al fattore della coesione sociale. Cultura, socialità, divertimento vanno portati anche nelle periferie, come forma vera di prevenzione, non solo in centro. Lo stesso per la sicurezza, di cui tutti parlano solo come repressione. Serve un lavoro diverso». Afferma Pirani: «Io non ho mai detto per fare campagna elettorale che Bacci ha distrutto la città. Semmai è il sindaco attuale a dire, da 5 anni, che l’ha fatto il Pd. Nessuno ha distrutto nulla ma dove sono state in questi 5 anni le novità. Si è solo cercato di riattualizzare o completare quanto era già programmato. E’ però mancata una visione vera del futuro della città». In merito agli scontri Bacci- Carisj, «chi ha un ruolo istituzione allo scontro non deve mai arrivare. La Fondazione non la devo difendere io, lo fa bene da sola». Pirani parla per una ipotetica Giunta di una squadra che «deve dare il segno del cambiamento e superare le divisioni del passato, giovane e competente ma che tenga anche conto di chi può portare esperienza positiva. Nessuna anticipazione però». Infine i rapporti a sinistra con Jesi in Comune. «Di loro penso bene, area culturale e radici sono in parte le stesse del Pd. Dispiace non abbiano colto l’occasione per una possibile sinergia».

Gli incontri nei quartieri, spiega il Pd, toccheranno poi anche «San Giuseppe e San Francesco, via Roma e il Prato, dal centro alle zone più a nord senza trascurare periferie e frazioni come Ponte Pio e Castel Rosino. L’ascolto dei cittadini, insieme al confronto con le parti sociali, le associazioni e gli altri soggetti protagonisti della vita cittadina sono preludio fondamentale alla stesura di un programma elettorale aperto e partecipato, le cui linee guida sono già state individuate dai gruppi di lavoro interni al Partito Democratico».