FABRIANO – Medici da Jesi a Fabriano per garantire le sole sei ore di apertura dell’ambulatorio di Pediatria dell’ospedale Engles Profili. Questa la stringata nota inviata dopo 24 ore dalla denuncia del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, sulla sospensione – senza alcun preavviso – del servizio ambulatoriale. Nessun cenno sulla denuncia del primo cittadino di Fabriano. E resta sospesa una domanda, ma se non si fosse saputo tempestivamente dello stop al servizio, cosa sarebbe successo?
Una domanda destinata, per il momento, a restare senza risposta. Probabilmente, se l’iter giudiziario dovesse andare avanti a seguito della denuncia per sospensione di pubblico servizio fatta dal sindaco di Fabriano ai carabinieri, forse si chiarirà anche questo punto.
Per il resto, si resta ai fatti, quindi alla nota della Direzione dell’Area Vasta 2. «Il Comitato di Dipartimento Materno-Infantile dell’Asur-Area Vasta n. 2 si prenderà carico della continuità di servizio presso la Pediatria di Fabriano per l’assenza dovuta ad aspettativa umanitaria del Dr. Maddaloni. Detta continuità viene regolarmente garantita col contributo dei Medici Pediatri dell’UOC di Pediatria e Neonatologia di Jesi che saranno presenti in Servizio presso la Pediatria di Fabriano secondo la normale attività precedentemente garantita dal Dr. Maddaloni. Presso la UOC Pediatria di Jesi, saranno accolti a ricovero tutti i pazienti pediatrici critici inviati dal Pronto Soccorso o che giungono spontaneamente secondo un protocollo già condiviso». A conti fatti, dunque, sei ore al giorno.
Resta lo sconcerto per una situazione che potrebbe avere uno strascico giudiziario visto che oltre al primo cittadino fabrianese, anche il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Romagnoli, ha a sua volta denunciato i vertici regionali, dell’Asur e della Direzione dell’Area Vasta 2, sempre per sospensione di pubblico servizio. Infine, la questione sarà sicuramente oggetto di discussione nel futuro consiglio comunale aperto sulla sanità che dovrebbe essere convocato a breve, invitando rappresentanti del ministero della Salute, della Regione Marche e dell’Asur.