OSIMO – Il reparto Maternità a Osimo è stato smantellato nel marzo scorso. Non si nasce più in città, a meno che non si tratti di un parto d’emergenza. Una perdita enorme per Osimo e la Valmusone anche se l’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” non è affatto privo di nuova vita. A sorreggerlo in questo senso è il progetto a lungo termine di ospedale di rete che poggia sull’asse di integrazione del personale medico Senigallia-Osimo e che, quasi a tempo di record, visti quelli biblici della sanità italiana, ha previsto il potenziamento del reparto di Pediatria.
La parola d’ordine adesso, in quest’ottica di riorganizzazione, è “Pediatria di continuità”. Lo hanno assicurato il primario facente funzioni Luciana Migliozzi assieme al direttore sanitario Maria Rosa Pallotta.
«Quando la Maternità ha chiuso abbiamo avvertito uno scossone ma i direttori sanitari hanno mantenuto la promessa – ha detto la dottoressa Migliozzi che con sette pediatri garantisce il servizio -. La guardia h24 è fissa a Senigallia ma a Osimo restano gli ambulatori specialistici, Allergologia, Pneumologia ed Endocrino, quest’ultimo eccezionalmente arricchito della Ginecologia pediatrica».
La dottoressa Pallotta ha aggiunto: «Avevamo anticipato la chiusura della Maternità organizzando i locali della ex degenza dell’Ostetricia al primo piano. Il neonato nasce altrove, è vero, ma è seguito qui, la mamma prima del parto e poi lei con il bimbo che torna dopo la nascita. Il bambino è al centro, l’equipe lavora per il suo benessere».
Circa il sessanta per cento delle partorienti che si sarebbero rivolte all’ospedale di Osimo per far nascere il proprio figlio, oggi sceglie il Salesi di Ancona, preferito rispetto ai nosocomi di Jesi, al secondo posto, seguito da quelli di Civitanova Marche e Senigallia. In casi speciali a Osimo si effettua in loco addirittura la moxibustione, tecnica cinese praticata anche pre parto per far sì che il bimbo non sia più podalico e per diminuire drasticamente i parti cesarei.
L’equipe ambulatoriale è composta dall’endocrinologa Cristina Angeletti, dall’allergologa Chiara Pettinari e dai ginecologi Eliana Silvestri e Loris Sangelantoni. «Si sta prestando fede al protocollo stilato con l’Inrca a maggio per un bacino grande, facciamo i numeri di Ancona – ha detto l’assessore alla Sanità Daniele Bernardini -. Sono state potenziate Chirurgia, Nefrologia, Cardiologia e Diabetologia sempre con personale in tandem».