Attualità

Pedonalizzazione centro storico, l’intervento di Danilo Silvi

L'esponente di spicco della Lega si augura che il sindaco, Gabriele Santarelli, possa assumersi il ruolo di regista nel dibattito che, ciclicamente, torna ad animare il dibattito pubblico cittadino

Piazza del Comune a Fabriano
Piazza del Comune a Fabriano

FABRIANO – «Il dibattito sulla pedonalizzazione del centro storico di Fabriano tiene banco da oltre 20 anni con uno scontro tra favorevoli e contrari su cui si sono buttati litri d’inchiostro, contrapponendo cittadini, commercianti e amministratori in una sorta di guerra santa. Che purtroppo si è combattuta e combatte intorno una città in forte cambiamento e in profonda crisi, che avrebbe, al contrario, bisogno di stimoli ed entusiasmo. Per cui la prima domanda da porsi dovrebbe essere: la pedonalizzazione è un problema vero, oppure non già un’occasione mancata?».

Danilo Silvi

Questo l’incipit di Danilo Silvi, ex consigliere comunale e attuale esponente di spicco della Lega nord cittadina. «Perché la pedonalizzazione dei centri storici e urbani è un processo irreversibile che, con buona pace dei molti detrattori, va incontro ai nuovi bisogni della residenzialità, del vivere lento, del riappropriarsi delle piazze come luogo dell’incontro e del vivere civile. Peraltro il tema è concreto e quindi, l’approccio più sbagliato sarebbe quello di trasformarlo da confronto sul problema a scontro politico. Perché la questione vera non è il dibattito sul cassetto dei commercianti, quanto il confronto sul modello di sviluppo delle città in generale e di Fabriano in particolare.
Purtroppo, promesse, cronoprogrammi troppo spesso campati per aria, interventi parziali e impropri tentativi di comunicazione, inutili tavoli di concertazione e messaggi contraddittorie non hanno aiutato a collocare esattamente il problema», evidenzia Silvi.

Secondo l’esponente della Lega nord bisogna guardare a un progetto complessivo per arrivare, prima e meglio, a una soluzione. «Il protagonismo di qualche assessore (magari anch’esso in concorrenza con l’opposizione) ha finito per sviare l’attenzione di tutti – per primo dell’opinione pubblica – dal fatto che una pedonalizzazione sostenibile poggia su una progettualità puntuale, si alimenta con una concertazione vera. Supera le resistenze con risposte misurabili in ordine a parcheggi, sistemi di collegamento, arredo urbano, e, soprattutto, congrue politiche di rivitalizzazione urbana e culturale. Allo stesso modo, la protesta di qualche operatore del centro che anziché indurre al piacere della scoperta cittadina, al consumo come momento ludico e gratificante, all’immagine di una città accogliente in cui è bello andare, minaccia chiusura e buio è, perlomeno, contraddittoria. Per non dire controproducente».

Dunque, tocca al Sindaco. «Deve riaffermare validità dei contenuti del proprio programma elettorale, oppure cambiarli dichiarandolo. Ma soprattutto deve avviare una concertazione seria, costruita su passaggi concreti, In una parola, deve fare il regista di un processo che – conclude Silvi – coinvolge tutta l’amministrazione di cui lui è la garanzia».