Diretta streaming il 13 giugno in occasione del 42° Pellegrinaggio Macerata-Loreto che, come moltissime manifestazioni ha dovuto subire gli inevitabili effetti dell’emergenza sanitaria e ha dovuto optare per una formula “smart”. Nessun cammino dunque ma solo un momento di preghiera in collegamento dalla Santa Casa.
Tante le richieste che nei giorni scorsi sono arrivate al Comitato degli organizzatori del pellegrinaggio Macerata-Loreto per condividere i momenti di questa pandemia con uno sguardo verso il futuro. Per questo si è decido di condividere, il 13 giugno, alle ore 21, un gesto di preghiera al Santuario della Santa Casa di Loreto; le disposizioni sull’emergenza sanitaria non consentono infatti alcun assembramento e quindi sarà possibile seguire il gesto unicamente collegandosi su TV2000 (canale 28 della televisione). Un momento di preghiera, attraverso la recita del Rosario, intervallato da canti e testimonianze, il cui momento culminante sarà la consegna di tutte le invocazioni e intenzioni ai piedi della Madonna nella Santa Casa. Il vescovo di Macerata monsignor Nazzareno Marconi ha parlato di un cammino, quello di quest’anno, «più del cuore che dei piedi».
Monsignor Marconi, quest’anno il pellegrinaggio si svolgerà diversamente dalle passate edizioni. Cosa ne pensa?
«La situazione generata dalla pandemia è nota a tutti e tutti sanno che è necessario conciliare i nostri desideri con le sagge norme di prudenza e distanziamento sociale. Ciò che rendeva speciale il pellegrinaggio accanto all’esperienza spirituale era l’esperienza umana di incontro in tantissimi e provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Oggi resta ragionevolmente possibile solo l’esperienza spirituale di trovarsi a pregare insieme e questo cercheremo di fare al meglio».
In questo caso la tecnologia, che spesso “distanzia” le persone, sarà invece un modo per avvicinarle nella preghiera e nella fede?
«Anche la tecnologia, come ogni strumento, non è in sé né buona né cattiva, tanto dipende dal cuore e dalla mente che la usano. Questo tempo ci ha insegnato a percorrere nuove strade per dire la fede e per celebrarla insieme. La frase paolina “Tutto concorre al bene per coloro che Dio ama” (Rm 8,28) ci invita ad essere sempre ottimisti davanti alle situazioni nuove».
Un suo augurio per questa edizione “nuova” – che purtroppo ha dovuto fare i conti con il Covid-19 – e per i tanti “pellegrini” che cammineranno comunque verso la Santa Casa.
«Che siccome il pellegrinaggio esteriore sarà ridotto al minimo, viviamo la sfida di amplificarne al massimo l’aspetto interiore. Un pellegrinaggio del cuore più che dei piedi, dell’ascolto più che della parola, della trascendenza e del mistero di Dio più che della mondanità e dell’azione dell’uomo. Forse quando lo rivivremo in pienezza e scopriremo che anche questa edizione è stata preziosa e ci ha davvero arricchito nel cuore».