Grazie ai passi avanti nella ricerca, più soldi per l’Università Politecnica delle Marche. In arrivo dallo Stato 71,6 milioni di euro del fondo di finanziamento ordinario (FFO): l’Univpm può contare su un incremento dei trasferimenti assegnati dal ministero dell’1,57% rispetto allo scorso anno. Meglio dell’Università Politecnica delle Marche hanno fatto solo 11 atenei in Italia su più di 60.
L’Univpm è l’unica università tra Marche ed Emilia Romagna ad avere un segno più per gli stanziamenti del fondo di finanziamento ordinario (FFO) grazie alla premialità. La notizia dello stanziamento FFO è concomitante a quella della classifica stilata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore dove l’Univpm si è piazzata al dodicesimo posto in Italia, mentre è al quinto posto tra gli atenei di media dimensione (classifica CENSIS 2015-16 pubblicata a giugno 2016).
L’incremento dell’FFO per l’Univpm è il risultato della “premialità 2016″ che quest’anno si basa, in larga misura, sulla Valutazione di qualità della ricerca (Vqr) del 2011-2014, aggiornando finalmente i dati della vecchia valutazione che si riferiva ai lavori di ricerca pubblicati tra il 2004 e il 2010. I 65 atenei pubblici italiani dal 2009 sono in competizione per il riparto del fondo di finanziamento ordinario (Ffo), una torta che vale 6,6 miliardi di euro, dei quali quasi un quarto (1,4 miliardi) ripartiti in base a criteri premiali. Nel 2016 è scattato l’aggiornamento della Vqr con scostamenti piuttosto forti rispetto al 2015. Per la Ricerca l’Università Politecnica delle Marche ha raggiunto una quota premiale del 6 per cento. Oltre ad essere la prima tra i politecnici, l’Univpm spicca in Italia per i risultati conseguiti nella valutazione della qualità della ricerca dai giovani ricercatori reclutati, evidenziando la positività delle politiche di reclutamento adottate in questi anni.