PESARO – Circa 300 persone da tutta la provincia l’altra sera in piazzale Lazzarini a Pesaro hanno partecipato alla manifestazione convocata dalla Rete per la Palestina di Pesaro Urbino per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e il rispetto del diritto internazionale.
«Non è più il tempo delle esortazioni, non è più il tempo in cui auspicare che il governo di Israele ascolti le nostre parole, è il tempo in cui il nostro Paese, la diplomazia con i suoi strumenti, facciano qualcosa per imporre che il cessate il fuoco si realizzi e che finisca questa continua violazione del diritto umanitario ed internazionale» hanno detto gli attivisti.
E ancora: «Dov’è il nostro governo? Cosa fa per fermare tutto questo? Perché si è astenuto al voto all’Onu per il cessate il fuoco? Quando saranno abbastanza le vittime civili innocenti palestinesi per Israele? Quando saranno abbastanza per il nostro governo?».
Tra gli interventi in molti hanno anche chiesto una presa di posizione al Comune di Pesaro, città gemellata con Rafah, tra le più colpite dalla furia israeliana, finora rimasto praticamente in silenzio su questa catastrofe.
«È il momento di sospendere la fornitura di armi allo Stato di Israele. E’ il momento di boicottare le aziende che sostengono questi crimini. È il momento di mettere in campo sul piano delle relazioni diplomatiche qualche atto perché Israele ascolti queste richieste che vengono dalla comunità internazionale e risponda ad un dovere che è anche nostro di fronte alla violazione continua del diritto internazionale e ai crimini di guerra che si stanno producendo».