PESARO – Aggressione ai danni di due operatori della Polizia. A riferirlo Marco Lanzi, segretario del Siulp. «Un cittadino somalo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, si è presentato (lunedì sera, 29 luglio, Ndr) in Questura per denunciare il furto di una bici».
«In quanto erano già passate le 20 – spiega Lanzi – l’Ufficio denunce era chiuso ed è stato gentilmente invitato a descrivere la bici in modo da diramarne immediatamente le ricerche e a presentarsi il giorno dopo per la denuncia. Non contento della risposta ha cominciato a inveire contro gli Agenti presenti con frasi oltraggiose e minacciose aggredendo fisicamente anche uno degli Operatori. Spintoni e botte anche in seguito con il risultato che due Agenti sono stati costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso con prognosi di sette giorni per le lesioni riportate».
Lanzi riferisce che «i colleghi hanno dimostrato un’encomiabile professionalità ed elevate capacità poiché sono riusciti a bloccare e fermare il cittadino somalo senza l’utilizzo di nessuna arma e senza arrecare alcuna lesione allo stesso.
La riflessione dopo l’aggressione. «Quello che è accaduto ci porta a una serie di riflessioni. Innanzitutto, la fortuna ha voluto che lunedì sera fossero presenti più pattuglie e non una sola come spesso accade. Pertanto, l’operatore addetto alla Vigilanza è stato immediatamente soccorso e aiutato dai colleghi. Se fosse stato da solo cosa sarebbe successo? Un messaggio di un collega delle Volanti ben rappresenta il nostro stato d’animo “Siamo stanchi di
sperare che ci sia la seconda Volante, stanchi di sperare di non farci male e che nessun matto ci aggredisca, stanchi di
sperare che i giudici detengano in carcere questi criminali: vorremmo solo avere gli strumenti e la possibilità di lavorare bene
e come seri professionisti quali siamo”.
Purtroppo, come più volte abbiamo denunciato, siamo pochi.
Non vorremmo che, come di solito accade, si cerchi di correre ai ripari solo a tragedia avvenuta. Senza contare che, dulcis in fundo, l’unica Volante presente sul territorio, sia nel turno di martedì notte sia in quello di martedì mattina, non ha potuto controllare il territorio in quanto è rimasta ferma in Questura per vigilare il cittadino somalo in attesa del processo per direttissima».