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Pesaro, approvato il bilancio. Non aumentano le tasse, ora recupero evasione

Il Comune segnalerà discrepanze all'Agenzia delle Entrate. Aumentate risorse per scuola, sociale e cultura. Prevista anche la tariffa puntuale per i rifiuti

Una seduta del Consiglio comunale

PESARO – Approvato in consiglio comunale il bilancio di previsione 2020. Il dato politico è che i 5Stelle si sono astenuti attaccati dal centrodestra che fa sapere che ormai compete solo a loro l’opposizione. Il richiamo è al fatto che il sindaco ha consegnato la delega all’Università alla consigliera pentastellata Frenquellucci, cosa che ha generato polemiche nell’opposizione. 

Confermato il fatto che non aumenteranno le tasse comunali, ma anche la previsione di un fondo anticrisi. Scende il debito procapite. Nel 2012 era 480 euro ad abitante, ora l’obiettivo è arrivare a 272 euro ad abitante entro il 2022.

«Un bilancio di previsione ancora una volta virtuoso e responsabile. Anche quest’anno siamo tra i primi Comuni in Italia a portarlo in aula. Continuiamo a puntare su sapere, solidarietà e cultura». Lo ha detto Matteo Ricci, intervenendo in consiglio comunale. «Nel primo mandato – ha ricordato il sindaco – abbiamo sbloccato gli investimenti: la modifica delle regole sul patto di stabilità è partita da Pesaro. Da tre anni abbiamo avviato una stagione straordinaria per la città sulle opere pubbliche. Molti lavori sono stati realizzati, altrettanti sono in corso. Ora dobbiamo completare i cantieri più grandi nel più breve tempo possibile. Sia quelli comunali, che quelli di altri soggetti come le opere di Autostrade e la nuova questura».

Ma le nuove regole «aprono un’opportunità, perché tutti i finanziamenti esterni (regionali, statali ed europei, ndr), non avranno più il vincolo del patto di stabilità. La sfida sarà intercettare ulteriori finanziamenti per investimenti da fuori».

Mentre «sulla parte corrente, quella più difficile del bilancio, abbiamo aumentato le risorse su scuola, sociale e cultura. Con due operazioni: dimezzando i dirigenti e togliendo a malincuore il finanziamento a Pesaro Studi. Così abbiamo retto, senza rivedere  le tasse».

Sul futuro: «Non voglio tagliare i servizi educativi. Né quelli su handicap, sociale, anziani». Così come non si rinuncerà alla strategia su cultura e appeal, «che è sotto gli occhi di tutti. I dati parlano chiaro: nonostante la fase altalenante del turismo italiano, noi siamo sempre cresciuti. Anche se non è sufficiente: servirebbero più alberghi, con qualità maggiore». Ma gli albergatori, ha evidenziato Ricci, «sono d’accordo sulla nostra politica turistica. Tant’è che hanno firmato con il Comune l’accordo sulla tassa di soggiorno. Uno dei casi unici in Italia».

Non solo: «Potevamo rivedere al rialzo l’addizionale Irpef. Quasi tutte le città intorno a noi ce l’hanno allo 0.8 da anni. L’abbiamo lasciata allo 0.6. Con l’innalzamento sarebbero arrivati due milioni in più: sarebbe stata la risoluzione di tutti i problemi, ma a rimetterci sarebbero stati i ceti medio-bassi. Per la situazione sociale in città, ancora di sofferenza, non sarebbe stato di certo corretto».

Così «abbiamo fatto un’operazione virtuosa con le partecipate. Da loro è giusto pretendere sempre di più, ma garantiscono un buon servizio e redistribuiscono gli utili ai Comuni».

Adesso, «dalla fusione di Monteciccardo con Pesaro, potrebbe arrivare qualche centinaio di migliaio di euro in più nella parte corrente. Quindi se non vogliamo aumentare le tasse, bisogna votare sì», ha evidenziato Ricci, rivolgendosi ai consiglieri di centrodestra. L’altro punto «è provare a capire alla voce della spesa cosa si può toccare dal punto di vista strutturale, senza andare a rimettere in discussione la strategia complessiva della città».

Apprezzamento da Ricci per le proposte targate M5s: «Da loro opposizione costruttiva, ci hanno dato alcuni indirizzi fondamentali per il 2020. Come il tema del recupero dell’evasione fiscale, su cui penso si possa recuperare un altro 10 per cento. Con le segnalazioni qualificate. Mentre nelle prossime settimane presenteremo un nuovo piano su raccolta dei rifiuti e differenziata. Ne stiamo discutendo con Mms, ci sarà anche il tema della tariffa puntale. Passi avanti ben al di là delle aspettative anche sull’università con Frenquellucci. Abbiamo avuto proposte interessanti, stiamo lavorando sulla sostenibilità dell’operazione».

Sulla cultura: «Siamo stati i primi a candidarci a Capitale europea della cultura 2033: lo abbiamo fatto a Matera. Chi affermare che non ci sia una strategia si scontra con la realtà».

Da registrare i ringraziamenti del sindaco all’assessore Antonello Delle Noci. Così come al segretario Giovanni Montaccini, destinato al Comune di Ancona.