PESARO – Razzia nel condominio, ma ad aspettare le due ladre all’esterno c’erano i poliziotti. Nell’ambito delle attività investigative volte a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, il personale della Squadra Mobile ha arrestato in flagranza di reato due giovani donne subito dopo aver compiuto un furto in abitazione nel centro cittadino.
Nello specifico, gli investigatori grazie all’attività di monitoraggio del fenomeno e di specifici elementi acquisiti notavano, nel pomeriggio di venerdì, 18 febbraio, hanno individuato due giovani ed insospettabili donne girovagare per il centro. Le due agivano mettendo in atto movimenti riconducibili alle classiche tecniche per effettuare furti nelle abitazioni di persone anziane e sole, consistenti proprio nel carpire la loro fiducia per ottenere l’accesso alle abitazioni con scuse varie, per poi distrarre la vittima tenendola impegnata in varie conversazioni, mentre l’altra complice rovista le camere o altre stanze rubando soldi e gioielli.
Avendo notato ed osservato tali movimenti, gli investigatori hanno aspettato all’uscita dal condominio le due giovani riuscendo prontamente a bloccarle e identificarle. Contemporaneamente, hanno cercato di controllare l’auto in attesa di far risalire a bordo le due donne, nelle immediate vicinanze del condominio. Tuttavia, nello stesso istante la citata vettura con una repentina e pericolosa manovra di accelerazione, urtando anche un’auto in sosta, si è allontanata velocemente riuscendo a far perdere le tracce. L’autovettura è stata subito dopo rinvenuta abbandonata in un parcheggio del centro e sequestrata dalla Squadra Volanti dell’U.P.G.S.P. .
Le due donne sono state bloccate con addosso ancora la refurtiva, consistente in vari monili in oro appartenenti alla vittima, che è stata pertanto recuperata e sequestrata e verrà restituita presto alla vittima.
«Occorre fare molta attenzione a non fare entrare persone estranee nelle proprie case: per realizzare tale tipologia di furti in abitazione, i malviventi utilizzano strategie particolarmente subdole e insospettabili, approfittando della minor capacità di difesa delle persone anziane e fragili approfittando altresì del fatto di trovarle da sole in casa, carpendone con modi gentili ed educati la fiducia. La loro condotta può utilizzare la tecnica di leggere i nominativi presenti sui campanelli dei citofoni o sulla corrispondenza presente nelle cassette delle lettere, per poi ripetere tali nominativi all’anziana vittima dicendo di dover parlare con tali persone, costruendosi così delle scuse plausibili, spacciandosi per funzionari di vari enti pubblici, oppure dicendosi interessate all’acquisto di un appartamento in quel condominio sfruttando, così, la scusa di chiedere di visionare i locali», spiega la polizia in una nota.
Sono proprio le circostanze realizzatesi che hanno permesso alle due giovani donne, di bell’aspetto e capaci di articolare discorsi credibili e suggestivi, di carpire la fiducia della vittima e riuscire ad asportare quanto di più prezioso potesse tenere in casa.
Nella mattinata di sabato, il G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto operato, revocando il reddito di cittadinanza percepito da una delle due arrestate, rimettendole in libertà tenendo conto del fatto che entrambe hanno prole in tenera età bisognosa di essere accudita. È stato applicato inoltre il divieto di dimora e accesso nella provincia di Pesaro.