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Pesaro, blitz in via dell’Acquedotto: rimossi quattro camper abusivi

L'operazione della Polizia Locale è stata commentata positivamente dall'assessore Pozzi: «Questo intervento si è reso necessario perché nessun luogo di Pesaro deve diventare terra di nessuno»

PESARO – Blitz in via dell’Acquedotto per rimuovere i camper abusivi della zona. Tutti intestati a un prestanome che vanta ben 65 mezzi a suo carico, in realtà erano in mano a tutt’altre persone.

Sul posto Polizia, vigili urbani e carro attrezzo. La zona è già nota per i bivacchi e il degrado. Qui vivono popolazioni nomadi e basta farsi un giro per trovare rifiuti, resti di pasti, immondizia e persino fuochi spenti, proibiti. Un contesto in cui a più riprese sono stati chiesti interventi, anche con interrogazioni consiliari per ottenere dei daspo verso chi delinque.

L’operazione di martedì 17 settembre ha permesso di rimuovere quattro camper e una macchina. Risultavano senza assicurazione, ma non solo. Le verifiche tramite l’Aci hanno permesso di sapere che l’intestatario ha ben 65 mezzi e soprattutto i cinque veicoli erano in uso a persone pregiudicate per reati di furto. Di qui la radiazione perché risultano quindi strumentali per la commissione di reati. E la legge prevede anche la confisca del bene perché usati per scopi illeciti.

I resti di una cena in via dell’Acquedotto

All’interno dei camper c’erano una decina di persone che sono state prese in carico dai servizi sociali del comune. Il carro attrezzi ha caricato i cinque mezzi e li ha portati via. Il prestanome è stato denunciato per il divieto di intestazione fittizia di veicoli e sanzionato per non aver formalizzato i passaggi di proprietà.

Uno dei camper confiscati

Un algerino che viveva in zona è stato espulso perché clandestino.

A pochi metri le ruspe e camion stavano lavorando al Cantiere del bocciodromo. Un progetto di recupero della zona attraverso sale spettacoli, campi da sport e ciclopedonali.

L’intervento della Polizia in via dell’Acquedotto

L’assessore alla sicurezza Riccardo Pozzi rileva il «grande lavoro da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine che ha consentito di ripristinare l’ordine e il decoro dell’area. Questo intervento si è reso necessario perché, come sostenuto anche dal Prefetto, nessun luogo di Pesaro deve diventare terra di nessuno».