PESARO – Primi giorni di utilizzo delle bodycam per i controllori dei bus. Negli ultimi mesi, le cronache si sono riempite di casi di danneggiamenti, ma anche aggressioni nei confronti del personale. Spinte e sputi ai controllori a seguito della richiesta dei biglietti. Poi ci sono i bulli, come chi ha persino puntato una pistola ad aria compressa verso il conducente esplodendo poi un colpo.
Così AmiBus dal 1 novembre ha introdotto il sistema di videosorveglianza per i verificatori. Le body cam sono impiegate nel pieno rispetto ed in conformità delle normative sulla privacy e potranno anche rappresentare un deterrente per chi fosse intenzionato a danneggiare i mezzi di trasporto oppure a creare condizioni di disordine e fastidio ad altri passeggeri a bordo.
Lara Ottaviani, presidente di Amibus sottolinea che nei primi giorni di servizio «tutto è andato per il meglio e non si sono registrate irregolarità. Non vogliamo essere sceriffi, ma garantire la sicurezza dei nostri verificatori e degli utenti».
La presidente spiega: «Abbiamo 9 bodycam per altrettanti verificatori. L’obiettivo è programmare le uscite sia di mattina che di pomeriggio per coprire tutte le aree di Pesaro, Fano e Urbino a rotazione sulle varie linee. Concentrazione alta sul servizio scolastico, il più intenso». E proprio la scuola «sarà monitorata con più attenzione e capillarità. La bodycam deve fornire da deterrente». Aggressioni che ora si sono dilatate e sono diminuite, ma che hanno costretto l’azienda, qualche mese fa, ad assumere anche 6 vigilantes per garantire la sicurezza dei controlli. Sono concentrati nelle giornate di venerdì e sabato pomeriggio. «Così potremo gestire anche contestazioni e controversie. Per ora abbiamo 9 bodycam ma potrebbero aumentare» chiude Lara Ottaviani.
L’azienda ricorda anche che a bordo degli autobus di recente acquisto sono presenti telecamere di sorveglianza cui le Forze dell’Ordine fanno sempre più spesso riferimento in casi di danneggiamenti, aggressioni o furti.